DTT. Pubblicazione imminente bandi areali FSMA, Aeranti-Corallo: se notizia confermata impatto fortemente negativo su comparto tv locale

Fonte: https://www.newslinet.com/dtt-pubblicazione-imminente-bandi-areali-fsma-aeranti-corallo-se-notizia-confermata-impatto-fortemente-negativo-su-comparto-tv-locale

 

Dopo l’anticipazione della scorsa settimana di NL sull’imminente pubblicazione dei bandi areali per fornitori di servizi di media audiovisivisi (FSMA), l’associazione di emittenti locali Aeranti-Corallo ha emesso un comunicato di allarme per il rischio default dell’intero comparto tv locale.
“Se tali notizie fossero confermate, il sostanziale mantenimento della attuale roadmap senza aver dato preventivamente soluzione a tutte le criticità del processo di transizione, rischierebbe di avere un impatto fortemente negativo sul comparto televisivo locale.” 

 

Bandi areali solo dopo ridefinizione roadmap

Aeranti-Corallo, spiega la nota, “sta sollecitando da settimane la ridefinizione della roadmap della transizione televisiva digitale terrestre proponendo di prevedere un passaggio alla tecnologia Dvbt-2/HEVC (senza alcun passaggio intermedio all’Mpeg-4) simultaneo sull’intero territorio nazionale dell’emittenza locale e di quella nazionale, tra aprile e giugno 2022 o addirittura tra settembre e dicembre 2022, se ne emergesse in sede europea la fattibilità”.

 

Switch-off unico a giugno 2022

Tale soluzione consentirebbe, a parere di Aeranti-Corallo, “di realizzare uno switch off unico e, pertanto, l’utenza sarebbe incentivata all’acquisto di nuovi televisori e decoder idonei alla ricezione Dvbt-2/HEVC, al fine di continuare a ricevere l’intera offerta televisiva terrestre”.

 

Di segno opposto i nazionali

Posizione, tuttavia, non condivisa dai player nazionali che, viceversa, spingono non solo per lo spostamento oltre giugno 2022 dell’adozione del formato HEVC/H265, ma addirittura di quella del formato esclusivo Mpeg4/H264 da settembre 2021.

 

Domande ad agosto determinerebbero difficoltà organizzative e rischio esclusione

“La pubblicazione dei bandi areali nei prossimi giorni, determinerebbe un termine di presentazione delle relative domande nel mese di agosto, con conseguenti difficoltà organizzative per le imprese interessate e con rischio di esclusione dalla procedura di molte delle stesse, per mancata presentazione di documenti difficilmente ottenibili in pochi giorni a ferragosto”, commenta il coordinatore di Aeranti-Corallo, Marco Rossignoli.

 

Mise riesamini l’intera problematica

L’associazione invita quindi il Ministero dello Sviluppo Economico a riesaminare“l’intera problematica, accogliendo la propria proposta di ridefinizione della roadmap”.

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Approccio estensivo

Fonte: https://www.newslinet.com/approccio-estensivo/

 

Secondo l’antico modello italico, con ogni probabilità, la vicenda della roadmap del refarming della banda 700 MHz finirà con un compromesso. Lieve aggiustamento dei tempi (due o tre mesi) e via andare.
Possibilmente non contro il muro. Sì, perché la diffusione delle varianti del processo migratorio rischia di comprometterne l’architettura stessa. Elaborata ormai oltre 4 anni fa.

 

Parco tv poco parco

Per esempio, l’aggiornamento del parco televisori non si è allineato alle previsioni effettuate quasi un lustro indietro. Con l’effetto che la quasi totalità dei player nazionali non solo esclude la possibilità di poter passare al formato HEVC/H265 a giugno 2022, ma ora mette in dubbio anche l’opportunità di adottare la codifica esclusiva Mpeg4 (H264) da settembre 2021.

 

Incapacità trasmissiva

Quindi se – di compromesso in compromesso – si consentisse la prosecuzione dell’attività dei programmi in Mpeg2 prima e Mpeg4/H264 poi (in luogo di HEVC/H265), la capacità trasmissiva disponibile (a fronte dell’abbandono della banda 700 MHz a favore delle telco) sarebbe insufficiente per ospitare i contenuti televisivi esistenti. Soprattutto quelli locali.

 

Dimensioni della coperta

A questo punto, per estendere i lembi della coperta, il ministro allo Sviluppo Economico Giorgetti, se non vuole essere ricordato come Giancarlo I, lo sterminatore delle tv locali, non avrà altra scelta che ottimizzare lo sfruttamento ad oltranza delle risorse scarse, cioè le frequenze.

 

Rimetti a noi i nostri bandi

Non solo, chiaramente, rimettendo a bando le reti di secondo livello non assentite – auspicabilmente con minore intransigenza di valutazione (il pasticcio del 1° livello dell’Emilia Romagna è maestro).

 

Primo approccio

Ma anche attraverso un approccio che consenta la massima estensione dei diritti d’uso nani. Cioè quelle frequenze di 2° livello che potrebbero essere sfruttate adeguatamente a mente dell’art. 1 c. 3 della determina di assegnazione dei diritti d’uso.

 

Piccoli diritti crescono

Il quale stabilisce che “il diritto d’uso è esercitato attraverso gli impianti costituenti la rete già indicata nella istanza di partecipazione alla procedura di assegnazione, nonché attraverso gli eventuali ulteriori impianti preventivamente autorizzati dal Ministero dello Sviluppo Economico”. Ovviamente nel rispetto dei PDV esteri, come indicato nella delibera Agcom 39/19/CONS.

 

Scialuppe di salvataggio

Solo in questo modo potrebbero essere realizzate delle scialuppe di salvataggio di secondo livello concretamente utili.

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Definito il nuovo PNAF del digitale terrestre in Sicilia

Nei giorni scorsi si è finalmente delineato il futuro assetto del digitale terrestre italiano.

In questo articolo analizziamo gli effetti previsti in Sicilia.

 

Dopo la pubblicazione di molte graduatorie per l’assegnazione delle future frequenze locali, tra cui quelle siciliane , avvenuta a Maggio, e l’esito dell’asta nazionale pubblicato verso fine Giugno (lotto P1, P2 e P3), è possibile conoscere, infatti, la situazione sulla futura ripianificazione delle frequenze che coinvolgerà la Regione a partire da metà / fine Giugno 2022 (escludendo possibili rinvii).

 

All’operatore COMINVEST SRL spetta la frequenza UHF 22, nonostante la vittoria di TGS, in quanto:

“a) in una medesima area tecnica è preclusa l’aggiudicazione da parte di uno stesso soggetto di più reti di primo livello;

b) in una medesima area tecnica è preclusa l’aggiudicazione da parte di uno stesso soggetto di entrambe le tipologie di reti (primo e secondo livello);

c) in una medesima area tecnica, in caso di sovrapposizioni territoriali tra reti di secondo livello, è preclusa l’aggiudicazione da parte di uno stesso soggetto di più di una di tali reti.
 
Le regole di cui alle lettere a, b e c che precedono valgono solo nei casi in cui sia presente più di un soggetto ammesso in graduatoria, al fine di garantire, comunque, l’uso efficiente della risorsa frequenziale.
Le preclusioni di cui al paragrafo che precede valgono anche per i soggetti che partecipino in forma associata (RTI, consorzi, altre aggregazioni) ovvero in virtù di partecipazioni, anche di minoranza, di società aggiudicatarie.”


Fonte: https://www.newslinet.com/dtt-operat…che-regionali

 

 

Ecco come si presenta il futuro PNAF della Sicilia:

UHF
 

21 – Mux TGS (provincia di Messina)

22 – Mux COMINVEST SRL (provincia di Messina)

24 – Mux DFREE + LA3 (province di Messina, Siracusa, Catania, Ragusa e Palermo)

27 – Mux RAI B

28 – Mux MEDIASET 3 (provincia di Trapani)

29 – Mux EUROPA 7 + RETECAPRI

31 – Mux RETE A (provincia di Trapani)

32 – Mux Rai Way locale N.1 di 2′ livello (province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Palermo, Ragusa, Trapani)

34 – Mux DFREE + LA3 (province di Trapani, Agrigento, Caltanissetta, Enna)

35 – Mux CAIRO DUE

36 – Mux MEDIASET 2

37 – Mux RAI Regionale

40 – Mux RAI A

41 – Mux MEDIASET 3 (tranne provincia di Trapani)

42 – Mux Rai Way locale N.1 di 1′ livello

44 – Mux RETE A (tranne provincia di Trapani)

45 – Mux TRM (provincia di Palermo)

46 – Mux MEDIASET 1

47 – Mux TIMB 1

48 – Mux TIMB 2

 

Per ulteriori approfondimenti, è possibile consultare i seguenti link: 

https://www.newslinet.com/dtt-mise-pubblicate-quasi-tutte-le-graduatorie-residue-dei-diritti-duso-areali/

Determina Approvazione graduatorie

Graduatorie

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DTT. Mise annuncia con enfasi la firma di Giorgetti al decreto attuativo su bonus rottamazione Tv. Fino a 100 euro di incentivo per acquisto nuovi tv

Fonte: https://www.newslinet.com/dtt-mise-annuncia-con-enfasi-la-firma-di-giorgetti-al-decreto-attuativo-su-bonus-rottamazione-tv-fino-a-100-euro-di-incentivo-per-acquisto-nuovi-tv/

 

In attesa che il Mise pubblichi gli attesi bandi per FSMA ed operatori di rete residuali,il ministro Giancarlo Giorgetti ha firmato il decreto attuativo che rende operativo il bonus rottamazione Tv. Il bonus rottamazione, spiega il Ministero dello Sviluppo Economico in una nota, ha l’obiettivo di sostenere “i cittadini nell’acquisto di televisori compatibili con i nuovi standard tecnologici di trasmissione del digitale terrestre Dvbt-2/Hevc Main 10”.

 

Eccesso di enfasi

Con molta enfasi comunicativa ma poca aderenza alla realtà tecnica, il comunicato prosegue spiegando che “La nuova tecnologia consentirà di migliorare la qualità del segnale e di dare spazio alle trasmissioni in alta definizione”.

 

Bonus rottamazione nella sostanza

L’agevolazione consiste in uno sconto del 20% sul prezzo d’acquisto, fino a un massimo di 100 euro, che si può ottenere rottamando un televisore acquistato prima del 22 dicembre 2018. Il bonus rottamazione Tv ha, infatti, “l’obiettivo di favorire la sostituzione di apparecchi televisivi che non saranno più idonei ai nuovi standard tecnologici, al fine di garantire la tutela ambientale e la promozione dell’economia circolare attraverso un loro corretto smaltimento”.

 

Senza limiti ISEE

“A differenza del precedente incentivo, che resta comunque in vigore ed è pertanto cumulabile per coloro che sono in possesso di tutti i requisiti, il bonus rottamazione Tv si rivolge a tutti i cittadini in quanto non prevede limiti di ISEE. In particolare, verrà riconosciuto un bonus per l’acquisto di un televisore per ogni nucleo familiare fino al 31 dicembre 2022. Le risorse destinate alla misura sono complessivamente 250 milioni di euro”.

 

Tre requisiti

Il provvedimento individua tre requisiti per beneficiare dell’incentivo: residenza in Italia, rottamazione di un televisore e il pagamento del canone di abbonamento al servizio di radiodiffusione. A tal riguardo è previsto che potranno accedere all’agevolazione anche i cittadini, di età pari o superiore a settantacinque anni, che sono esonerati dal pagamento del suddetto canone.

 

Procedura bonus rottamazione

La rottamazione potrà essere effettuata in sede di acquisto del nuovo televisore, consegnando al rivenditore quello vecchio, che si occuperà poi dello smaltimento dell’apparecchio e di ottenere un credito fiscale pari allo sconto riconosciuto al cliente al momento dell’acquisto del nuovo apparecchio. Un’altra modalità per rottamare la vecchia tv è consegnarla direttamente in una isola ecologica autorizzata. In questo caso un modulo certificherà l’avvenuta consegna dell’apparecchio, con la relativa documentazione per richiedere lo sconto sul prezzo di acquisto.

 

HEVC

“In vista del passaggio agli standard di trasmissione del digitale terrestre di nuova generazione Dvbt-2/Hevc Main 10 i cittadini possono verificare la compatibilità dei televisori in proprio possesso e gli elenchi delle apparecchiature idonee seguendo le informazioni e le procedure indicate sul sito https://nuovatvdigitale.mise.gov.it, conclude la nota.

 

Corte dei Conti

Il decreto, controfirmato dal ministro dell’economia e delle finanze, è stato inviato alla Corte dei Conti per la registrazione.

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DTT. Non tutti i player tv sono favorevoli alla revisione della roadmap. 12 FSMA scrivono a Mise: Mpeg4 da settembre 2021 e HEVC a giugno 2022

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Almeno 12 FSMA (fornitori di servizi di media audiovisivi) nazionali sono favorevoli al rispetto delle scadenze previste dall’attuale roadmap ministeriale.
12 FSMA hanno infatti sottoscritto una lettera inviata al Ministero dello sviluppo economico affinchè non venga modificata la roadmap che prevede lo switch-off di formato intermedio.

 

12 FSMA X Mpeg2->Mpeg4->HEVC

Cioè quello che prevede l’abbandono da settembre 2021 della codifica Mpeg2 (SD) a favore di Mpeg4 (HD) fino a giugno 2022, quando si dovrà passare (secondo l’attuale calendario) a HEVC/H265.

 

I favorevoli alla revisione della Roadmap

Ricordiamo che per uno spostamento delle date della roadmap adottata ex LL. 205/2017 e 145/2018 si sono attivate Confindustria Radio Tv e Aeranti-Corallo, cioè le principali associazione di categoria del settore. Seppur con finalità profondamente diverse. E, per certi versi, incompatibili.

 

La posizione dell’anima nazionale di Confindustria…

Confindustria Radio Tv, infatti, rappresenta player nazionali e grandi emittenti locali, favorevoli, nel primo caso, al mantenimento del formato Mpeg2 prima e Mpeg4 dopo. E contrarie alla codifica HEVC.

 

… e di quella locale

L’anima locale di Confindustria spinge, invece, per uno slittamento delle scadenze, in quanto è oggettivamente impossibile effettuare gli switch-off del Nord Italia a partire da settembre 2021. Ciò in conseguenza della mancata pubblicazione dei bandi dei fornitori di servizi di media audiovisivi locali che potranno essere trasportati sui nuovi mux. Per i quali, come abbiamo riportato ieri, devono essere, peraltro, pubblicati i nuovi bandi per le assegnazioni dei diritti d’uso areali.

 

Lo switch-off secondo Aeranti-Corallo

L’intento di Aeranti-Corallo, che rappresenta per contro emittenti di minori dimensioni aziendali, è invece in parte aderente a quello dell’Associazione Tv locali di Confindustria per gli switch-off frequenziali, ma completamente opposto per quanto riguarda quello di formati. Secondo Aeranti-Corallo, senza l’adozione del formato HEVC, da giugno 2022, non ci sarà la possibilità di ospitare gli attuali FSMA (che comunque, secondo stime, anche in questa migliore prospettiva si ridurrebbero del 25-35%).

 

I 12 FSMA

I 12 FSMA che hanno chiesto al Mise il rispetto della roadmap attuale sono tutti trasportati sui mux di Persidera, network provider puro (cioè non anche fornitore di contenuti), che quindi ha come unico core business la massimizzazione del trasporto e che già si era detta contraria alla posizione di Confindustria (pur facendone parte).

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