Radio digitale. Mise avvia procedimenti assegnazione diritti d’uso DAB a consorzi nazionali

Fonte: https://www.newslinet.com/radio-digitale-mise-avvia-procedimenti-assegnazione-diritti-duso-dab-a-consorzi-nazionali
 

Il Ministero dello sviluppo economico ha avviato le procedure per il rilascio dei diritti d’uso delle reti nazionali secondo i criteri e nel rispetto di quanto disposto dagli articoli 1 e seguenti della delibera Agcom n. 286/22/CONS (cd. PNAF-DAB “provvisorio”, in quanto rivedibile alla luce di eventuali modifiche del quadro internazionale circa la disponibilità delle risorse utilizzabili dall’Italia).

 

Diritti d’uso DAB (nazionali) senza beauty contest

Essendo il comparto radiofonico digitale nazionale costituito da un numero definito di soggetti, limitato pari al numero delle reti previste dalla Delibera 286/22/CONS per i servizi in ambito nazionale, non sarà necessario avviare dei bandi, con conseguenti procedure competitive.

 

Consorzi locali in competizione

Beauty contest che, invece, sarà inevitabile per i consorzi locali, che, in molte aree, allo stato, sono in numero superiore alle frequenze previste dal PNAF-DAB provvisorio.

 

Road-map

Poiché le determine di attribuzione dei diritti d’uso rimandano necessariamente al calendario nazionale di attuazione del PNAF-DAB provvisorio definito dal Ministero dello sviluppo economico, è attesa la relativa pubblicazione. Ricordiamo che ogni consorzio dovrà assicurare la copertura dei bacini d’utenza assegnati e garantire l’integrità e l’efficienza della propria rete ex art. 50 c. 1 del D. Lgs. 208/2021.

 

Coordinamento

Va da sé che l’attribuzione di diritti d’uso ventennali ai consorzi nazionali (che hanno l’obbligo di garantire ai fornitori autorizzati che non partecipano al capitale l’accesso alla capacità trasmissiva con parità di trattamento rispetto ai soci) imporrà il coordinamento con le autorizzazioni sperimentali rilasciate agli enti consortili locali.

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La dodicesima rete persa per strada

Fonte: https://www.newslinet.com/la-dodicesima-rete-persa-per-strada/

 

Abbiamo superato la metà di settembre, ma del procedimento di attribuzione del diritto d’uso della dodicesima rete nazionale, dopo che i due partecipanti predefiniti (Retecapri ed Europa 7) non l’hanno ottenuto (sotto forma di diritto d’uso specifico e generico), non vi sono notizie, con la patata bollente passata dal Mise ad Agcom. Quest’ultima, a mente dell’art. 10 c. 4 della Delibera n. 65/22/CONS, “Nel caso la procedura (…) vada deserta oppure non venga aggiudicata per qualunque motivo (…) si riserva di definire una successiva procedura di assegnazione del lotto di gara, alla luce dell’assetto e dello sviluppo di mercato che si sarà determinato”.

 

Mercato decisore della dodicesima rete

Cosa si intende per “assetto e sviluppo di mercato che si sarà determinato”? Una spiegazione NL l’aveva individuata, a luglio 2022, nelle valutazioni espresse da Agcom in esito alla consultazione pubblica indetta ex Del. 407/21/CONS, dalle quali si desumeva che la finalità dell’ulteriore intervento dell’Autorità era finalizzato a “non lasciare inutilizzata un’importante risorsa scarsa” attraverso una “modalità alternativa per la messa in esercizio della rete n.12 in caso di eventuale assenza di partecipanti alla procedura o di mancata aggiudicazione della rete ad alcuno dei soggetti cui la stessa è riservata”.

 

La profezia considerata troppo pessimistica…

In quell’occasione avevamo scritto che, con ogni probabilità, la relativa procedura, ammesso che non fosse preceduta da una ulteriore consultazione pubblica che inevitabilmente ne avrebbe allungato i termini, difficilmente avrebbe trovato una conclusione prima di fine 2022. Erano seguiti una ridda di commenti che avevano catalogato come eccessivamente pessimistica la nostra previsione in quanto il tutto si sarebbe risolto, al più tardi, entro settembre.

 

…che diventa eccessivamente ottimistica

Invece, come detto, ci avviamo verso la fine di settembre e, con un’Autorità gravata dai controlli sulla par condicio, della nuova procedura della dodicesima rete non c’è nemmeno il sentore. Al punto che la possibilità che l’iter possa concludersi entro la fine del 2022 è passata da previsione pessimistica ad eccessivamente rosea. Tanto che qualcuno, a denti stretti, comincia a parlare di primavera 2023.

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