Rete nazionale n. 12 sul mercato. Ma le condizioni proposte da Agcom rischiano il “no, grazie”

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Agcom ha sottoposto a consultazione pubblica la nuova procedura per l’attribuzione del diritto d’uso relativo alla rete nazionale n. 12. Ma le condizioni di apertura al mercato appaiono decisamente poco allettanti.
Ferma restando la possibilità che, in extremis, i due soggetti inizialmente destinatari dei diritti d’uso generici per mezzo multiplex (PDBST ed Europa Way) possano raggiungere quell’intesa non conseguita in quasi 3 anni (come giustamente stigmatizza Agcom nel suo provvedimento), l’ipotesi che l’apertura (parziale) al mercato possa determinare concreti interessi lascia perplessi, poste le condizioni economiche suggerite da Agcom.

 

Il nodo del valore del diritto d’uso della rete nazionale n. 12

Per determinare il valore del diritto d’uso, l’Autorità ha infatti assunto a riferimento le precedenti procedure. In particolare, il valore del prezzo di riserva dei lotti delle categorie P1 e P2, individuato partendo dal prezzo di riserva riferito ai lotti della categoria P3 (aperta a tutti gli operatori di rete, inclusi i c.d. “plurirete”), risultato pari a euro 7.900.000,00, applicando uno sconto del 50% per i lotti di entrambe le categorie.

 

Pere con mele

In analogia con la suddetta procedura, “allo scopo di favorire la possibilità di ingresso nel mercato di nuovi operatori nonché la possibilità di espansione degli operatori di rete esistenti di minori dimensioni (rectius, con un minor numero di diritti d’uso)”, l’Autorità ha proposto di prendere come metro, “da cui partire per la fissazione del valore minimo del lotto oggetto di gara, l’importo, pari a euro 3.950.000, definito per un “diritto d’uso delle frequenze generico”, corrispondente alla metà di un multiplex nazionale in tecnologia DVB-T2 – della categoria P1 e P2 nell’ambito della procedura di cui alla delibera n. 564/20/CONS”.

 

7.900.000 euro per 10 anni con lo sconto del 10%

Pertanto, per il lotto in gara nella procedura per l’attribuzione della rete nazionale n. 12 – che è un diritto d’uso specifico per un multiplex intero di nuova generazione DVB-T2 – il valore di riferimento, secondo Agcom, andrebbe ricalcolato in euro 7.900.000, riproporzionato alla durata dei diritti d’uso (10 anni a decorrere dalla data di completa attuazione del PNAF, fissata al 30/06/2022), quindi all’incirca diviso 10 e moltiplicato per 9 (considerati i tempi dell’istruttoria).

 

Ottimisti. Troppo

Decisamente tanto per una rete che, per tipologia di frequenze (in gran parte VHF), non può ambire ad un potenziale di utenza anche solo lontatamente equiparabile a quello dei mux completamente UHF.

 

Accoglienza tiepida. O gelida

E’ quindi probabile che l’accoglienza del mercato sia tiepida, se non gelida. Al punto che non appare peregrina la possibilità che la procedura vada deserta (più che non venga aggiudicata la risorsa).

 

Altro destino

Circostanze per cui l’Autorità si riserva di definire una successiva procedura di assegnazione del lotto di gara ovvero di pianificare per altro uso le relative risorse frequenziali (DAB+, ulteriori mux DTT areali o risoluzione di problematiche relative alle reti nazionali e locali esistenti).

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DTT. Rete nazionale n. 12: Delibera n. 366/22/CONS Agcom. Consultazione pubblica su nuova procedura per assegnazione relativo diritto d’uso

 

Come previsto da NL, Agcom ha avviato, con la Delibera 366/22/CONS (qui il testo), la consultazione pubblica concernente la definizione della nuova procedura per l’assegnazione del diritto d’uso delle frequenze pianificate per la rete nazionale n. 12 del servizio di radiodiffusione digitale terrestre secondo quanto previsto all’art. 10, comma 4, della delibera 65/22/CONS.
Ciò al fine di consentire a tutte le parti interessate di presentare osservazioni, elementi di informazione e documentazione, in ossequio ai principi di trasparenza e partecipazione dell’attività amministrativa.

 

Allegato A alla delibera 366/22/CONS

Il testo della ricognizione (da concludersi entro 30 giorni dalla pubblicazione, intervenuta il 26/10/2022) è riportato all’Allegato A della Delibera 366/22/CONS, recante Consultazione pubblica concernente la definizione della nuova procedura per l’assegnazione del diritto d’uso delle frequenze pianificate per la rete nazionale n. 12 del servizio di radiodiffusione digitale terrestre.

 

Aperta a tutti. Anzi, a pochi

Nella proposta sottoposta a consultazione pubblica, la procedura è “aperta a tutti i soggetti interessati, anche nuovi entranti nel mercato dell’offerta di servizi di radiodiffusione su reti digitali terrestri, in possesso dei requisiti previsti dal bando di gara, ad eccezione dei soggetti che, alla presentazione delle offerte, risultino già assegnatari dei diritti d’uso delle frequenze relative a n. 3 multiplex nazionali, nonché dei soggetti ad essi equiparati, i.e. i soggetti controllati o controllanti, in via diretta o indiretta”.

 

Possibilità in extremis per Retecapri ed Europa 7

Resta ferma, nelle more dell’adozione del provvedimento di cui alla consultazione ex Del. 366/22/CONS, la disposizione di cui all’art. 2, comma 2, lett. b), della delibera n. 129/19/CONS, che riconosce la facoltà dei soggetti in possesso di un diritto d’uso generico per mezzo mux (quindi Premiata Ditta Borghini e Stocchetti di Torino ed Europa Way, “esclusi (…) dalla procedura di assegnazione per la mancata costituzione e deposito della cauzione“,) “di presentare un’istanza di assegnazione del diritto d’uso in virtù del raggiungimento dell’accordo commerciale ivi previsto, dal quale si desuma la volontà di entrambi i contraenti di avviare un effettivo progetto tecnico ed economico per la realizzazione, esercizio e sviluppo della rete in oggetto”.

 

Termine per accordo

Con l’opportuna fissazione, però, di un termine “per garantire la corretta partecipazione alla gara (…) da parte dei soggetti interessati, che non debbono essere soggetti all’alea di un’eventuale e oltremodo tardiva decisione da parte di soggetti terzi”.

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DTT. Mise: scambio LCN tra FSMA solo su bacini congruenti. Ma c’è soluzione. Il dicastero fornisce un ulteriore chiarimento sulla questione

Fonte: https://www.newslinet.com/dtt-mise-scambio-lcn-tra-fsma-solo-su-bacini-congruenti-ma-ce-soluzione-il-dicastero-fornisce-un-ulteriore-chiarimento-sulla-questione/

 

Il Ministero dello sviluppo economico (in corso di ridenominazione in Ministero per le imprese e il Made in Italy) ha fornito un altro chiarimento su aspetti procedurali dei titoli per fornitore di servizi di media audiovisivi (FSMA) ed annessi logical channel number (LCN), segnatamente trattando dello scambio LCN nel contesto post refarming della banda 700 MHz.

 

Scambio LCN

Il dinamismo incessante del settore ha infatti condotto a verificare la possibilità di scambiare numerazioni automatiche dei canali all’interno della medesima area tecnica (come consentito dall’art. 15, comma 4, dell’Allegato A alla delibera n. 116/21/CONS), ma tra reti non omogenee (quindi di 1° e 2° livello).

 

Orientamento dottrinale confermato

Come era già stato prospettato da autorevole dottrina su queste pagine, il Mise ha confermato che “lo scambio di numerazioni LCN potrà essere accordato solo nel caso di marchi/palinsesti diffusi su bacini congruenti (stesso livello della rete e medesime province)“.

 

Scambio LCN non consentito? Si passa allo scambio di aut. FSMA

Come fare in caso contrario? “Nel caso in cui lo scambio venga richiesto fra bacini non congruenti lo stesso potrà essere autorizzato solo previa permuta delle corrispondenti autorizzazioni”, ha chiarito il dicastero.

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Martedì 20 Dicembre 2022: spegnimento definitivo dell’MPEG-2 anche per i canali Rai

Oltre a Mediaset, anche la Rai ha cominciato ad avvisare i telespettatori che dal 20 Dicembre non saranno più visibili Rai 1, 2 e 3 in MPEG-2, attualmente sintonizzabili rispettivamente sulle LCN 501, 502 e 503.

 

In allegato il seguente video dal canale Youtube alessandriadigitale2:

 

Inoltre, sempre dalla stessa data, le emittenti radiofoniche Rai Radio 2 e Rai Radio 3 torneranno disponibili con un qualsiasi tv o decoder DTT rispettivamente sulle LCN 702 e 703.

Fonte: https://www.rai.it/portale/Al-via-la-nuova-Tv-digitale-f3599d33-ad06-4f49-9334-415b13b7e18b.html

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Mercoledì 21 dicembre: i canali Mediaset passano all’HD!

Fonte: https://mediasetinfinity.mediaset.it/article/mediasetinfinity/nuoviformatiditrasmissionedttesat/mercoledi-21-dicembre-i-canali-mediaset-passano-all-hd_SE000000001159_a37067

 

Sul digitale terrestre si interrompono la trasmissioni dei canali provvisori ancora disponibili nei vecchi standard.

 

Il prossimo 21 Dicembre TUTTI i canali provvisori del digitale terrestre ancora disponibili nei vecchi formati trasmissivi e sintonizzati nella numerazione 100 e 500 del telecomando si spegneranno, lasciando spazio all’Alta Definizione. Si completa così il processo avviato nel 2021 che aveva portato già lo scorso 8 Marzo alla conversione di tutti i canali televisivi nazionali ai nuovi formati in alta qualità.

 

Il prossimo 21 Dicembre, verranno definitivamente interrotte le ultime trasmissioni offerte provvisoriamente agli utenti che ancora non hanno un televisore o decoder in grado di ricevere i segnali HD.

 

A fronte di questa ulteriore tappa di ammodernamento delle trasmissioni sul digitale terrestre, Mediaset incrementerà la qualità trasmissiva dei i suoi canali arrivando ad offrire 13 canali in Alta Definizione (HD).

 

A Canale5, Rete4, Italia1 e 20 che già trasmettono in HD si aggiungeranno infatti Iris, 27TwentySeven, La5, Cine 34, Focus, TopCrime, Italia2, TGCom24 e Mediaset Extra che porteranno la loro qualità trasmissiva all’alta definizione.

 

Per chi già riceve i canali Mediaset nei primi 100 numeri del telecomando, non sarà necessario fare nulla: il 21 Dicembre la loro qualità trasmissiva passerà dall’attuale formato in alta qualità alla Alta Definizione (HD) senza che sia necessario fare nessuna risintonizzazione.

 

Per gli spettatori che invece ricevono i canali Mediaset solo al 104, 105, 106, 120 e nell’arco di numerazione 500 sarà invece necessario sostituire il vecchio Tv o decoder con uno di nuova generazione capace di ricevere i segnali in alta definizione (HD).

 

Se il tuo televisore riceve Canale5 HD al numero 5 del telecomando, sei già pronto!
Altrimenti scegli un televisore o un decoder con bollino la Tivù che garantisce l’adeguatezza ai formati di trasmissione attuali e futuri ed è anche compatibile con tutti i principali servizi di televisione on demand gratuita delle emittenti televisive.
Ricorda che è ancora disponibile un contributo statale rivolto a tutte le famiglie, senza vincoli di reddito, per incentivare la rottamazione sostenibile dei vecchi apparecchi. Il contributo consente di avere uno sconto del 20% fino a un massimo di 100 euro sul prezzo di acquisto di un nuovo televisore e SI AGGIUNGE a quello che incentiva invece l’acquisto di un nuovo apparecchio (Tv o decoder) ma che è destinato esclusivamente alle famiglie meno abbienti.

 

Attenzione: i contributi sono in esaurimento ed è quindi utile affrettarsi e verificare comunque la loro disponibilità.
Per maggiori informazioni fare riferimento al sito nuovatvdigitale.mise.gov.it

 

In allegato il seguente video dal canale Youtube alessandriadigitale2:
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