Radio. Il quadro della assegnazione dei diritti d’uso nelle tre macroaree e le nubi su una stabilizzazione che si sposta (di molto) nel tempo

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Assegnazione dei diritti d’uso DAB+: ancora in questi giorni stanno giungendo note interlocutorie del Ministero ai consorzi e alle emittenti aderenti nei bacini di utenza di Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Toscana, Umbria, Campania e Sicilia. Segno che il Ministero potrebbe aver concluso l’esame dei bacini del primo bando (Lazio, Emilia Romagna, Marche e Sardegna), che sta affrontando quello del secondo (Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Toscana, Umbria, Campania e Sicilia) e che potrebbe non essere ancora iniziato quello del terzo (Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria).

 

Sintesi

Più le settimane passano più la sensazione è che la stabilizzazione del settore radiofonico relativamente al digitale via etere (DAB+) attraverso la assegnazione dei diritti d’uso si allontani.

 

Assegnazione dei diritti d’uso

Due dei tre diritti d’uso nazionali sono controversi, con un beauty contest tra due operatori per la rete nazionale n. 3 che è praticamente scontato che finirà avanti al TAR adito dal perdente e che si protrarrà conseguentemente al Consiglio di Stato, con prevedibili tempi di attesa dilatati per le decisioni finali.

 

I locali in alto mare

E per il settore locale la situazione è ancora più arretrata: continuano a non esservi notizie a riguardo della procedura di manifestazione d’interesse per il Lazio, in Emilia Romagna c’è stato solo un aggiornamento (delle manifestazioni d’interesse), mentre in Sardegna e nelle Marche non risultano ancora assentiti i diritti d’uso, sebbene questi non dovrebbero essere controversi.

 

Sperimentazioni

Poco più di un mese fa avevamo scritto che, forse proprio per questo motivo, il Ministero delle imprese e del made in Italy, con buon senso, aveva ripreso a rilasciare autorizzazioni sperimentali ai consorzi DAB locali, evidentemente consapevole della necessità di limitare la pericolosa progressiva sperequazione che si stava creando tra radio nazionali ed emittenti areali.

 

Sperequazione tra locali e nazionali

I player DAB nazionali, infatti, sono comunque in onda con coperture significative e possibilità di integrazione esclusivamente demandate alla volontà e capacità di attuarle, mentre le società consortili locali sono limitate forzatamente nell’illuminazione (attraverso titoli sperimentali fortemente concentrati) e congelati in un limbo per un tempo indefinito.

 

La situazione

Val la pena, a questo punto, di tracciare il quadro complessivo della situazione.

 

Quadro nazionale

Dopo la manifestazione d’interesse, all’inizio del 2024 è stata avviata la procedura che condurrà al beauty contest per l’assegnazione dei diritti d’uso DAB per le reti nazionali 1 e 3 tra i due contendenti che non hanno trovato un accordo preventivo.
Il tutto disciplinato con un avviso pubblicato del MIMIT  il 25/01/2024 che fissava la domanda di partecipazione entro il 08/03/2024.

 

Ripercorrendo

Con avviso pubblico del 25/01/2024, il Ministero delle imprese e del made in Italy aveva indetto la procedura volta all’assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze in banda VHF-III pianificate per le reti nazionali 1 e 3 per il servizio di radiodiffusione sonora in tecnica digitale DAB+, ai sensi della delibera dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni n. 286/22/CONS “Piano nazionale provvisorio di assegnazione delle frequenze in banda VHF-III per il servizio di radiodiffusione sonora in tecnica digitale DAB+ (PNAF-DAB)”.

 

Partecipazione alla procedura per l’assegnazione delle reti nazionali 1 e 3

La domanda di partecipazione doveva essere trasmessa entro il termine perentorio del giorno 08/03/2024 entro le ore 23.59.
 

Biglietto per il TAR prenotato

Posto che le due parti (RAI ed Eurodab Italia) si contendono la rete nazionale n. 3 (ritenuta più performante) possiamo dare per scontato che il mancato assegnatario impugnerà al TAR l’esclusione (passaggio già avvenuto in sede di attribuzione diretta, annullata con rimessione a bando), con conseguente sigillo di indefinitività dell’attribuzione del diritto d’uso, considerato che qualunque sia l’esito del giudizio di primo grado la decisione sarà impugnata da uno dei due contendenti avanti al Consiglio di Stato.

 

Quadro locale

E se per la definizione della situazione nazionale c’è da mettersi comodi, procede più lentamente del previsto anche l’esame ministeriale delle manifestazioni d’interesse formulate dai consorzi DAB locali.

 

Accordo e stallo

Mentre è stato trovato un accordo per l’Emilia Romagna su un diritto d’uso richiesto da più d’un consorzio, con la conseguenza che il MIMIT ha pubblicato un nuovo elenco di manifestazioni d’interesse, ancora nulla emerge per il Lazio.

 

Emilia Romagna

Il Ministero delle imprese e del made in Italy ha pubblicato il nuovo elenco delle manifestazioni di interesse delle società consortili ammesse alla procedura per l’assegnazione dei diritti d’uso per le reti pianificate sui bacini di utenza locale ad operatori di rete DAB+, ai sensi della delibera Agcom 286/22/CONS, per il bacino d’utenza n. 8 Emilia-Romagna.

 

L’accordo

L’aggiornamento consegue all’accordo sottoscritto da due consorzi a valle della seduta pubblica del 28/11/2023.

 

Graduatorie per bacini di utenza (BU)

A seguito dell’aggiornamento del 22/12/2023, sono stati pubblicati gli elenchi delle manifestazioni di interesse delle società consortili ammesse alla procedura per l’assegnazione dei diritti d’uso DAB+ (ormai conclusa in tutti i bacini italiani).

 

I documenti originari e aggiornati dell’Emilia Romagna

 

I documenti di Marche e Sardegna

 

Lazio

Non è chiaro cosa stia invece rallentando l’esame delle manifestazioni per il Lazio.

 

Rumors

Secondo indiscrezioni, di cui avevamo dato conto, il ritardo sarebbe da ricondurre a problemi legati alla composizione delle società consortili partecipanti, per cui sarebbero in corso accertamenti approfonditi da parte del Dicastero.

 

La procedura

Ricordiamo che il Ministero delle imprese e del made in Italy – ex Direzione Generale per i Servizi di Comunicazione Elettronica, Radiodiffusione e Postali (ora DGDT-ISCTI), aveva indetto una procedura per l’assegnazione ad operatori di rete di diritti d’uso di frequenze per il servizio di radiodiffusione sonora terrestre in tecnica digitale, di cui al PNAF-DAB, in attuazione della disciplina stabilita dall’allegato A alla delibera n. 664/09/CONS.

 

I primi bacini

Le prime procedure avevano riguardato i bacini d’utenza n. 8 Emilia Romagna –  n. 11 Marche – n. 12 Lazio – n. 20 Sardegna.

 

La domanda

L’Avviso era stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 129 del 05/06/2023. La domanda di partecipazione alla procedura doveva essere presentata alla ex Divisione III della Direzione Generale per i Servizi di Comunicazione Elettronica di Radiodiffusione e Postali (oggi DGDT-ISCTI).

 

L’iniziale scadenza

La scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione era fissata per il 04/08/2023.

 

Richieste di chiarimenti

Ancora in questi giorni stanno giungendo note interlocutorie del Ministero alle società consortili e alle emittenti aderenti nei bacini di utenza di Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Toscana, Umbria, Campania e Sicilia.

 

Primo, secondo e terzo

Segno che, probabilmente, è stato concluso l’esame dei bacini del primo bando (Lazio, Emilia Romagna, Marche e Sardegna), che si sta affrontando quello del secondo (Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Toscana, Umbria, Campania e Sicilia) e che deve essere ancora iniziato quello del terzo (Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria).

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