Nuovi Aggiornamenti Mux Sicilia – Parte 1

Nel mux TIRRENO SAT (UHF 21), TRM (LCN 13) è ritornato al formato video 4:3, è stato disattivato nuovamente il flusso audio-video de IL TIRRENO + 1 (LCN 675), mentre è stato eliminato AM (LCN 14) ed inserito un canale radio con audio muto, senza numerazione e con identificativo test.

 

Nel mux TGS (UHF 22) sono stati aggiunti GDS TV (LCN 607) e TGS 2 (LCN 696).

 

Le emittenti e20 SICILIA ed e20 SICILIA PLUS, con sede a Vittoria (Ragusa), hanno improvvisamente concluso le proprie trasmissioni. Questa è stata l’ultima composizione del mux E20 SICILIA (UHF 21):

E20SICILIA (LCN 13)
TRM13 (LCN 13)
TELEIBLEA (LCN 110)
e20SICILIAPLUS (LCN 630)
POLIS TV (LCN 638)

La numerazione e la frequenza dell’emittente ragusana sono stati rilevati da TELEIBLEA nel periodo di fine agosto. A tal proposito pubblichiamo i seguenti 2 articoli.

Fonte: http://reteiblea.it/2019/08/26/teleiblea-ha-fatto-13/

TELEIBLEA HA FATTO 13

Mancano ormai pochi mesi al 16 marzo prossimo data in cui Teleiblea compie  45 anni di lavoro ininterrotto. Teleiblea è stata la prima emittente italiana a trasmettere via etere e vanta, tra l’altro, il merito di aver frantumato con la sentenza 202 del 1976 della Corte Costituzionale l’ingiusto monopolio della Rai. E la direzione dell’emittente ha deciso di arrivare a questo importante compleanno facendo dei cambiamenti rilevanti. Prima di tutto il canale: nei prossimi giorni l’emittente ragusana sarà visibile in tutta la provincia sul ch 13 con il nome di Teleiblea news. Come nel passato ci occuperemo soprattutto di politica ed opinione ma cercheremo di dare più spazio alla informazione locale ed alla cronaca. Ma il canale 110 vedrà sempre il marchio di Teleiblea con l’aggiunta della parola Eventi. In pratica cercheremo di utilizzare questo canale ormai abbastanza conosciuto anche per tramettere avvenimenti sportivi, di costume, folkloristici dando quindi più spazio alla nostra gente. Infine ci sarà un cambiamento anche nell’immagine con un nuovo studio digitale per i nostri TG. Come vedete si tratta di una scommessadifficile fatta in vista della rivoluzione del nuovo digitale ”il DT2″ che cambierà completamente il sistema televisivo entro il 2021.

 

Fonte: http://reteiblea.it/2019/08/29/labbiamo-spostata-nuovo-canale-per-teleiblea/

L’abbiamo spostata: nuovo canale per Teleiblea

La direzione di Teleiblea comunica che, grazie a nuove scelte editoriali, sono in corso delle sperimentazioni tecniche per spostare il segnale di Teleiblea dal ch 110 al ch 13 con il nuova marchio Teleiblea news.
Questo permetterà ai telespettatori, una volta risintonizzato il proprio televisore, di collegarsi subito con la nostra emittente digitando il numero 13 sul telecomando oppure andando avanti, canale dopo canale, appunto fino al 13 di Teleiblea news impiegando così solo pochi attimi.
Tuttavia per i primi tempi resterà anche il canale 110 che trasmetterà, praticamente, la stessa programmazione: questo per dare il tempo ai nostri utenti di abituarsi alle nuove numerazioni.

Dicevamo che si tratta di scelte editoriali dovute ad importanti novità societarie anche se poi, alla fine, sarà sempre la vostra Teleiblea, la TV che vi accompagna da 45 anni, a darvi le giuste informazioni ed i commenti relativi a questa splendida parte di Sicilia.

 

Il mux TELEIBLEA contiene le emittenti TELEIBLEA NEWS (LCN 13), TELEIBLEA (LCN 110) e POLIS TV (LCN 638) e trasmette dalle postazioni di Contrada Monserrato a Modica (Ragusa), Contrada Macello a Pozzallo (Ragusa), Contrada Prato a Ragusa, Contrada Testa dell’Acqua a Noto (Siracusa), da Contrada Guardiola a Scicli (Ragusa).

 

Nel mux TELE VITA (UHF 29), trasmesso dalle postazioni di Contrada Mazzone a Caltagirone (Catania) e di Monte Arcibessi a Chiaramonte Gulfi (Ragusa), sono stati aggiunti TELEIBLEA (LCN 110), MICHELANGELO (LCN 611), CANALE 66 (LCN 632) e TELEIBLEA NEWS senza numerazione ed eliminato telegela (LCN 647).

Nuova composizione:

TELEIBLEA (LCN 110)
TELE VITA (LCN 210)
MICHELANGELO (LCN 611)
CANALE 66 (LCN 632)
TELEIBLEA NEWS

 

Nel mux TFN – TELE FUTURA NISSA (UHF 51), attivo dai ripetitori di Monte San Giuliano a Caltanissetta, Montagna Gibli a Mazzarino (Caltanissetta) e Strada Niscemi Nittori a Niscemi (Caltanissetta), è stato aggiunto TELEGELA (LCN 647).

Configurazione attuale:

STUDIO98 (LCN 95)
TFN (LCN 298)
TELEGELA (LCN 647)

 

Nel mux Rtp 1 (UHF 39) R.TAORMINA TV (LCN 875) ha modificato il marchio in sovraimpressione, mentre su GdS TV (LCN 72) e sulla copia in definizione standard denominata GdS TV HD (LCN 572) non è più presente il logo di Tele Gazzetta del Sud Calabria, bensì quello di GDS tv in alto a sinistra e la scritta Gazzetta del Sud tv in basso a destra.

 

Nel mux Telecolor (UHF 23) è stata aggiunta l’emittente calabrese Video Calabria sulla LCN 601 ed eliminati Radio Telecolor (LCN 735) e Radio Video3 (LCN 738).

 

Nel mux AM (UHF 51) è tornato il logo di AM SPORT al posto di AM BLU.

 

Nel mux TCF (VHF 10 – UHF 43) sono stati eliminati RTP – 17 (LCN 17) e RTP – 646 (LCN 646), TCF MARE (LCN 645) è diventato un canale autonomo, Rei 2_ è stato rinominato in Rei_2 (LCN 622), anche se risulta a schermo nero, mentre TCF NEWS 24 (LCN 643) è passato al formato video 16:9.

 

Nel mux Tremedia (UHF 53) è stato cambiato il logo di Telespazio ME (LCN 611).

Delibera n. 398/19/CONS: Cessione della banda da parte del mux Rai 1 a favore degli operatori di rete locali delle frequenze UHF 51 e 53

Il 21 Ottobre 2019 l’AGCOM ha pubblicato la Delibera 398/19 con cui ha dato il via ad una consultazione pubblica, dalla durata di 30 giorni, che serve a raccogliere osservazioni ed elementi d’informazione da parte dei soggetti interessati in relazione alla definizione delle modalità e delle condizioni economiche per la cessione della banda da parte del mux Rai 1 a favore degli operatori di rete locali titolari di diritto d’uso delle frequenze UHF 51 e 53.

 

C’è da precisare che, in caso di richiesta, la Rai potrà veicolare massimo 2 emittenti riconducibili solo ad ognuno dei soggetti assegnatari delle 2 frequenze locali da spegnere in anticipo. Infatti, come già scritto in questo articolo, i canali attualmente ospiti su questi mux da disattivare, dovranno stringere nuovi accordi con altri operatori.

 

La Rai è tenuta a rispettare quest’obbligo fino alla durata del “periodo transitorio” che va dall’1 Gennaio 2020 al 31 Dicembre 2021.

 

Questa è la cartina dello spegnimento forzato delle frequenze UHF 51 e 53 (oltre a 50 e 52). Le uniche province escluse sono quelle di Palermo e Messina

 

L’AGCOM deve stabilire le modalità e le condizioni economiche per la cessione della banda.

Il mux Rai 1 attualmente ha all’attivo 113 impianti in Sicilia, mentre a livello di prezzi, per 1 Mbit/s è stata stabilita una tariffa, al netto d’IVA, di 0,010 € per abitante.

 

Per una lettura completa è possibile consultare anche gli Allegati A o Testo di consultazione e B o Modalità di consultazione

Assegnazione di alcune frequenze riservate ai mux nazionali in vista dello scossone televisivo

Il 5 Agosto 2019 il Ministero dello Sviluppo Economico ha approvato la determinazione degli esiti (rivedibili) della procedura di attribuzione delle frequenze riservate agli operatori di rete nazionali basandosi sempre sui princìpi fondamentali della Delibera 39/19 , ovvero l’assegnazione di 12 frequenze nazionali, di cui 1 mista tra banda VHF/UHF ed un’altra decomponibile per macro-aree e il rapporto di conversione dimezzato da 1 a 0,5. 

 

Come conseguenza Mediaset, Persidera e Rai hanno a disposizione 2,5 frequenze ciascuno, mentre CAIRO DUE, La3, DFree, RETECAPRI e persino Europa 7 si ritrovano adesso con appena mezzo mux a testa. La somma del totale, in questo modo, raggiunge quota 10. Le ultime 2 frequenze saranno assegnate tramite un’asta senza possibilità di rilancio e con scadenza fissata al 30 Novembre 2019.

 

Come al solito, nel nostro blog, analizziamo gli effetti che riguardano la Sicilia.

 

Allegato N.1

 
Con la pubblicazione della determinazione di Agosto si può notare che la RAI ha ottenuto la Rete  nazionale n.7 a seguito della fusione dei Mux 2 e 3 e la Rete nazionale n.8 grazie all’ accoppiata dei Mux 1 e 5 . Resta ancora da definire il destino dell’odierno Mux 4.

 

Mediaset si è aggiudicata la Rete nazionale n.1 con l’abbinamento dei Mux 2 e 5 e la Rete nazionale n.9 a seguito della fusione dei Mux 3 e 1. E’ ancora incerto, invece, il destino dell’attuale Mux 4 .



Persidera ha ottenuto la Rete nazionale n.4 con l’accorpamento dei Mux Rete A1 e 2 e la Rete nazionale n.5 con l’unione dei mux TIMB 3 e 2 . Resta da definire il destino dell’odierno Mux TIMB 1.

 

La Rete Nazionale n.11, invece, è già stata assegnata, come detto nei giorni scorsi all’intesa siglata dagli operatori di rete DFree e La3.

 

I mux CAIRO DUE, RETECAPRI ed Europa 7 per il momento sono ancora senza assegnazioni.

 

Si delinea sempre più la lista dei mux nazionali:

N 1 = Mediaset 2

N 2 = (?)

N 3 = (?)

N 4 = Rete A

N 5 = Timb

N 6 = (?)

N 7 = Rai 3

N 8 = Rai 1 (con versione locale di Rai 3)

N 9 = Mediaset 3

N 10 = (?)

N 11 = DFree + La3

N 12 = (?)

 


UHF

 

24 – Mux DFREE + LA3  (provincia di Messina, Siracusa, Catania, Ragusa e Palermo)

27 – Mux RAI 3

28 – Mux MEDIASET 3 (provincia di Trapani)

31 – Mux  RETE A (provincia di Trapani)

34 – Mux  DFREE + LA3 (provincia di Trapani, Agrigento, Caltanissetta, Enna)

36 – Mux MEDIASET 2

37 – Mux RAI 1

41 – Mux MEDIASET 3 (tranne provincia di Trapani)

44 – Mux RETE A (tranne provincia di Trapani)

48 – Mux TIMB
 
Restano ancora vuote, pertanto, le frequenze nazionali 29, 35, 40, 46 e 47.

Rivoluzione dell’etere televisivo sempre più vicina: le novità dei mesi estivi

Dopo l’uscita a febbraio della Delibera 39/19 con conseguente aggiornamento del PNAF, vale a dire il Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze, il Ministero dello Sviluppo Economico ha proseguito la sua opera di completamento delle pratiche amministrative per permettere il più velocemente possibile sia agli operatori di rete che ai cittadini italiani di prepararsi in tempo ad una rivoluzione televisiva dovuta, come già spiegato più volte, alla liberazione delle frequenze da concedere alla connessione 5G.

 

A luglio è stata ufficialmente pubblicata la nuova road map nazionale che prevede lo spegnimento delle frequenze UHF 50-53 a partire dal periodo 1 Gennaio-31 Maggio 2020 nell’Area Ristretta 1 che corrisponde alle province di Imperia, Savona, Genova, La Spezia, Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno, Grosseto, Viterbo, Roma, Latina, Oristano, Sassari.

 

La Sicilia, e più precisamente le province di Trapani, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa, Catania, facenti parte dell’Area Ristretta 4, saranno coinvolte in questa procedura tra l’1 Gennaio e il 30 Giugno 2021


Tuttavia a partire dall’1 Gennaio 2020 è già possibile la rottamazione volontaria in cambio di un indennizzo per gli operatori di rete locali sparsi in tutt’Italia che in questo arco di tempo non hanno ancora la necessità di rilasciare la propria frequenza (vale a dire quelli corrispondenti alle Aree intere o ristrette 2, 3 e 4).

Gli operatori di rete locali che dovranno disattivare le frequenze UHF 51 e 53 nelle cosiddette “aree ristrette” e secondo il calendario prestabilito possono scegliere di spegnere anche nelle rimanenti aree regionali. Anche in questo caso sarà concesso un indennizzo.


Limitatamente alla Sicilia, il calendario della liberazione delle frequenze stabilisce che tra l’1 Settembre e il 31 Dicembre 2021 sarà disattivato il mux UHF 30 (Rai 2) (così come in tutto il resto d’Italia), mentre tra l’1 Aprile e il 20 Giugno 2022 saranno spenti sia i mux locali che quelli nazionali, compresi quelli attivati in via transitoria, i mux nazionali in banda 700 MHz e in banda VHF diversi dal mux Rai 1.

Quest’ultime 2 categorie di operatori effettueranno la stessa procedura anche nelle altre regioni italiane.

Le operazioni descritte sopra servono per permettere l’accensione delle frequenze pianificate dal PNAF ed assegnate ai nuovi mux locali, al mux Rai 1 e a quelli nazionali.

 

Tra l’1 Aprile 2022 e il 20 Giugno 2022 è inoltre prevista la conversione totale al DVB-T/MPEG-4, mentre il  passaggio completo al DVB-T2 dovrebbe essere eseguito entro il periodo 21-30 Giugno 2022.

Per quest’ultima modalità di trasmissione però non ci sono ancora conferme definitive se effettivamente verrà usata o meno. In questo decreto, inoltre, è stata considerata la facoltà di accorciare i tempi.

 

Contemporaneamente sono stati pubblicati lAvviso dell’11 giugno 2019 per l’assegnazione agli operatori di rete nazionali dei diritti d’uso delle frequenze pianificate dal PNAF, mentre sono state rese note le Linee Guida aggiornate al 22 luglio 2019 per gli operatori di rete locali e le Linee Guida per FSMA aggiornate al 22 luglio 2019 per i fornitori di servizi di media audiovisivi locali che intendono partecipare alla procedura di diffusione dei propri marchi nelle 18 aree tecniche italiane.

WindTre si allea con Tarak Ben Ammar: “Una rete comune per il digitale terrestre”

Fonte: https://www.repubblica.it/economia/2019/10/04/news/windtre_si_allea_con_tarak_ben_ammar_una_rete_comune_per_il_digitale_terrestre_-237628941/

 

Le due aziende gestiranno insieme quasi mille ripetitori televisivi, che trasmetteranno con il nuovo standard in DVBT-2. Ospiteranno le emittenti interessate a irradiare i loro programmi in questa tecnologia e in alta definizione

 

ROMA – WindTre (attraverso 3Lettronica Industriale) e Prima Tv (proprietà di Tarak Ben Ammar con la partecipazione di Naguib Sawiris) mettono insieme le loro antenne e danno vita a una rete nazionale di ripetitori. Questa rete comune potrà ospitare – dietro lauto pagamento, ovvio – i programmi televisivi delle emittenti interessate a trasmettere con la nuova tecnologia del digitale terrestre (il DVBT-2), e in alta definizione.


Il ministero dello Sviluppo economico ha valutato l’alleanza che le due aziende le hanno presentato (modello incoraggiato dalla ultima legge di Bilancio); ha approvato l’intesa; e ha già assegnato al “consorzio” la rete nazionale di ripetitori numero 11 (che trasmetterà sui canali UHF, numero 23 e 24). La rete sarà operativa dal 30 giugno del 2022.
 

WindTre porta in dote circa 130 ripetitori mentre Prima Tv ne ha altri 869. La nuova rete comune, dunque, potrà contare su quasi mille antenne. Sarà una rete molto efficiente, visto che quella di Prima Tv (gestita attraverso DFree) già oggi raggiunge il 95,6% della popolazione italiana. Nella definizione dei contratti, l’avvocato Luca Ulissi ha assistito WindTre 3 e Luca Perfetti, invece, Prima Tv. L’accordo strategico – messo a punto dai due top manager Antongiulio Lombardi (WindTre) ed Egidio Viggiani (Prima Tv) – è stato poi firmato dai rispettivi amministratori delegati, Jeffrey Hedberg e Andrea Goretti.
 

E TARAK POTREBBE ALLA FINE COMPRARE TUTTO (Antenne)
 
 

Se Tarak compra i ripetitori televisivi di WindTre

TARAK Ben Ammar si allea con WindTre per dare vita ad una rete nazionale di ripetitori, in grado di veicolare programmi con il nuovo standard del digitale terrestre, il DVBT-2.

Le due aziende non confermano, ma fonti bancarie sostengono che – in prospettiva – Tarak  acquisterà l’intera rete di antenne di WindTre