L’oste (digitale) ed i conti (della serva)

I content provider locali che oggi gioiscono per essersi aggiudicati il massimo della capacità trasmissiva conseguibile, sono sicuri che i conti torneranno? La tendenza apparsa in nuce nella seduta pubblica per la definizione dei fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) utilmente collocati nella prima area tecnica nell’ambito del processo del refarming della banda 700 MHz (Sardegna AT18), si è progressivamente accentuata. Quantomeno nei territori ad alta densità demografica e marcato interesse commerciale. Come la Lombardia ed il Piemonte orientale (AT03) e, in forma ancora più netta, con il Veneto (AT05). Parliamo del (legittimo, beninteso) accaparramento di capacità trasmissiva fino al limite massimo consentito (3 Mbit/s) da parte dei principali FSMA locali.

 

Oltre il giusto equilibrio

Una capacità trasmissiva – diciamolo francamente – fin da subito apparsa al di sopra della reale necessità (sarebbero bastati 2,5 Mbit/s e forse meno), che condurrà a due conseguenze inevitabili.

 

I conti: conseguenza 1

La prima, ovviamente, è l’esclusione, nelle aree tecniche ove è presente solo una rete di 1° livello e reti di 2° livello di insufficiente rilevanza territoriale, di marchi/palinsesti storici collocati generalmente oltre le 15 posizioni (o giù di lì).

 

I conti: conseguenza 2

La seconda conseguenza è quella di non saper che farne della capacità trasmissiva che residuerà sui mux con l’adozione del formato HEVC, come del resto di quella avanzata già ora in territori come la Val d’Aosta, dove il 1° mux di 1° livello (EI Towers) è vuoto per oltre la metà e il 2° di 1° livello (sempre di EI Towers) ha una sola prenotazione. Il tutto col vincolo di non poter effettuare cambi di destinazione di capacità trasmissiva, per esempio dirottando l’unico veicolato sul mux di 2° livello sul primo, dismettendo il secondo.

 

Circuito chiuso

Non essendo, infatti, allo stato, previsto l’ingresso di nuovi soggetti (circostanza che sul piano giuridico pone forti dubbi sul rispetto della procedura italiana dei vincoli europei sull’accesso al sistema televisivo), ci si chiede che senso avrà disporre di multiplexer con capacità trasmissiva inespressa.

 

Rischi di impresa

Condizione che costituisce un rischio imprenditoriale elevatissimo per i network provider (riusciranno i FSMA a corrispondere gli importanti canoni in futuro, alla presenza del progressivo spostamento degli investimenti pubblicitari dal mezzo tv verso gli OTT?), ma anche per gli stessi content provider (alla scadenza dei contratti le condizioni cambieranno per consentire ai network provider di sostenere i costi della rete?).

 

C’è sempre qualcuno più grande di te

Insomma, il rischio è che i giganti televisivi locali che oggi sono convinti di monopolizzare il mercato tv, potrebbero scoprire di avere piedi d’argilla. Creati dalla loro stessa strategia di accaparramento di capacità trasmissiva.

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Aggiornamenti Ottobre Mux Sicilia

Sono state decisamente poche le novità siciliane a livello locale.

 

È stato eliminato TELE ONE 19 (LCN 196 – in HD) ed inserito SICILIA TV (LCN 287) nella versione del mux Telerent (UHF 39) attiva dai ripetitori di Poggio Giache – Villaseta e Rupe Atenea ad Agrigento.

Composizione aggiornata:

Ant. Mediterraneo (LCN 14) [trasmette AM – TeleNova]
Telerent 7Gold (LCN 17) [trasmette in HD]
TVM (LCN 18)
Canale 77 (LCN 77)
Gold 78 HD (LCN 78 – 578)
Tv Europa (LCN 87)
Rei TV (LCN 89)
CTS (LCN 90)
Radio Time TV (LCN 91) [trasmette in HD]
R8 Tele Sicilia Color (LCN 285)
SICILIA TV (LCN 287)
Ant.Mediterraneo HD (LCN 514) [trasmette AM – TeleNova in MPEG-4 – SD]
7Gold Telerent (LCN 517)
TELE ONE 19 HD (LCN 519)
Radio Time HD (LCN 591)
La Tr3 (LCN 616) [trasmette in HD]
Gold 88+ H265 (LCN 642) [HEVC – trasmette 7GOLD telerent HD]
Radio Margherita (LCN 795) [trasmette in HD]
Rete Chiara (LCN 813)

Parole di Vita (LCN 827) [senza logo]
Gold 78 Radio (LCN 778)
Radio Time (LCN 794)

 

Nella configurazione principale del mux TRM (UHF 21) sono stati rinominati TRM HD in TRM 13 HD (LCN 13), TCF 113 in TCF (LCN 113) e TRM in TRM HD (LCN 513) ed inserito TCF HD (LCN 585), che trasmette in definizione standard:

TRM 13 HD (LCN 13)
Telenova (LCN 14) [trasmette AM – TeleNova]
Med 1 (LCN 71)
TCF (LCN 113)
Telejato (LCN 273)
Med 2 (LCN 293)
TRM HD (LCN 513) [trasmette in SD]
TCF HD (LCN 585) [trasmette in SD]

 

Nel mux Gold88 (UHF 31) è ritornata la programmazione in definizione standard di 7 Gold sulla LCN 77.

 

Il 20 Ottobre, oltre alle seguenti novità a livello nazionale, è stato spento definitivamente, dal ripetitore di Monte Pellegrino – Palermo, il mux Rai 5 sulla frequenza VHF 11 che ospitava Rai 4 HD (LCN 521) e Rai Premium HD (LCN 525).

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