DVB-T2: pubblicate le condizioni dei bandi per diventare operatori di rete locali. Ma in diverse regioni italiane c’è rischio astensione totale.

Traendo spunto dal seguente articolo di Newslinet: https://www.newslinet.com/dtt-operatori-locali-rinunceranno-a-ruolo-network-provider-in-t2-in-molte-regioni-potrebbero-non-esserci-partecipanti-ai-bandi-superplayer-nazionali-anche-regionali/, cerchiamo di sintetizzare il più possibile la situazione che potrebbe prospettarsi con le frequenze considerate assegnabili in vista del DVB-T2.

 

La procedura di selezione degli operatori di rete per l’assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze locali sarà regolamentata da specifici bandi rilasciati dal Ministero. In totale saranno pubblicati 73 bandi con successive graduatorie.

 

L’Italia è stata divisa in 18 aree tecniche dal PNAF della Delibera Agcom 39/19. Sono previste reti locali di 1° livello, con obbligo di copertura al 90% e reti locali di 2° livello che, nonostante l’assenza di vincoli di copertura, sono state pianificate per permettere una copertura superiore al 50% della popolazione provinciale.

 

Per poter presentare domanda di partecipazione alla selezione per gli operatori di rete locali ci sono 30 giorni di tempo a disposizione a partire dalla data di pubblicazione dell’avviso del bando di gara nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

 

A questa selezione possono partecipare tutti i soggetti che hanno l’autorizzazione generale in base all’articolo 25 del Codice delle comunicazioni elettroniche o che inviano alla domanda di partecipazione alla procedura la copia della “segnalazione certificata di inizio di attività” presentata al Ministero per l’ottenimento dell’autorizzazione.

E’ possibile partecipare tramite il Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) oppure con la formazione di intese, consorzi o altri tipi di aggregazione. Tutto ciò serve per realizzare collaborazioni tecniche e commerciali, ma queste unioni, prima del rilascio dei diritti d’uso, devono avere una forma giuridica stabile, compresa quella della società consortile.

In allegato alla domanda, i partecipanti devono obbligatoriamente presentare l’“Offerta di servizio” da applicare ai Fornitori di Servizi Media Audiovisivi (FSMA), con lo scopo di specificare, in base ad un fac-simile allegato al bando di gara, le condizioni tecnico-economiche del servizio di accesso, compresi i prezzi massimi di possibilità di affitto della banda. Quest’offerta serve per creare un maggiore equilibrio tra operatori di rete con elevato potere contrattuale e i FSMA locali collocati in posizione utile in graduatoria.

 

L’offerta di servizio non inciderà sul punteggio nella graduatoria della procedura di selezione degli operatori di rete locali, ma verrà pubblicata sul sito del Ministero in caso di rilascio della frequenza.

Per ottenere il diritto d’uso è necessario soddisfare diversi requisiti:

– capacità tecnica di pianificazione e sviluppo della rete (nel rispetto del piano dell’Agcom);

– capacità di compilare un piano tecnico dell’infrastruttura di rete locale;

– dimostrare le proprie abilità nel settore delle comunicazioni elettroniche (in particolare nella realizzazione e nell’esercizio di reti di radiodiffusione televisiva);

– dichiarare la propia disposizione economica, patrimoniale e finanziaria;

– dare garanzie sulle tempistiche di realizzazione e piena funzione delle reti.

 

In caso di RTI, consorzi, altre aggregazioni e intese, gli ultimi 2 requisiti possono essere soddisfatti sommando il punteggio totale dei componenti delle seguenti società.

Tutti i partecipanti alla procedura di assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze devono creare, a pena di esclusione, una cauzione, pari al 10% del costo degli investimenti previsti per lo sviluppo del piano tecnico e per la piena operatività della rete. Una volta aggiudicato il diritto d’uso, il deposito cauzionale sarà di nuovo in mano agli operatori, a meno che non siano previsti dai bandi alcune situazioni come l’incameramento della cauzione.

I partecipanti alla selezione dovranno indicare nella propria domanda quale/i rete/i dell’area tecnica coinvolta dalla procedura vogliono ottenere.

 

I diritti d’uso diventeranno operativi in tutte le 18 aree tecniche stabilite dal PNAF in base alle tempistiche indicate dal calendario della Road Map del Decreto ministeriale del 19/6/2019.

 

Per poter rispettare le date previste dalla tabella di marcia, è necessario permettere il pieno funzionamento delle reti, usando le codifiche o gli standard più avanzati (DVB-T2/HEVC), entro i termini previsti dallo stesso Decreto.

I diritti d’uso delle frequenze locali avranno la stessa durata di quelli delle reti nazionali, vale a dire 10 anni con scadenza rinnovabile. Questo limite temporale sarà calcolato a partire dalla data del totale compimento del PNAF.

 

Il piano tecnico dovrà essere compilato rispettando i vincoli elettromagnetici imposti nei Punti di verifica (PDV), dove indicati dall’Agcom.

La revoca del diritto d’uso scatta immediatamente in caso di mancato rispetto delle tempistiche per la realizzazione e la piena funzione delle reti, mentre per la prolungata violazione d’obbligo del rispetto dei vincoli radioelettrici avviene dopo una sospensione iniziale di 3 mesi per l’utilizzo della frequenza.

La stessa sanzione, applicata per il mancato rispetto dei vincoli radioelettrici, vale per l’attivazione di postazioni non completamente autorizzate dal Mise e in questa situazione inoltre vengono spenti gli impianti accesi abusivamente.

 

Per evitare una situazione di monopolio, le assegnazioni verranno eseguite in base a 3 regole:

a) nella stessa area tecnica lo stesso soggetto non può accaparrarsi più reti di 1′ livello;

b) nella stessa area tecnica non è possibile assegnare allo stesso operatore entrambe le tipologie di reti (1′ e 2′ livello);

c) nella stessa area tecnica, in caso di sovrapposizioni territoriali tra reti di 2′ livello, lo stesso soggetto non può ottenere più reti di questa tipologia.

 

I seguenti criteri valgono solo in caso di più soggetti ammessi in graduatoria per garantire l’uso efficiente della frequenza e per i vari RTI, consorzi, intese e altri tipi di società.

Per il calcolo dei punteggi della graduatoria, i dati delle 3 regole elencate sopra dovranno essere riportati nel Formulario che sarà allegato al bando.

 

Al Ministero verrà affidato il compito di verificare sulla gestione efficiente della frequenza.

Il titolare di uno o più diritti d’uso si impegna a concedere la relativa capacità trasmissiva richiesta dai FSMA utilmente collocati in graduatoria, garantendone l’utilizzo effettivo.

Per garantire il “pluralismo dell’informazione”, nelle province delle aree tecniche non coperte da reti di 2′ livello, l’operatore della rete di 1′ livello deve garantire, in caso di richiesta, a tutti quei FSMA che, almeno nei 2 anni precedenti alla presente procedura, hanno trasmesso esclusivamente in queste province (o in una parte di esse) e che vogliono proseguire la propria programmazione sempre nella stesse aree, un prezzo, previsto dall’Offerta di servizio, conforme al numero di abitanti delle province interessate entro un limite di Mbit predefinito nei bandi.

 

Il titolare della frequenza che cede ad un soggetto terzo la realizzazione e la gestione della rete dovrà spedire al Ministero una dichiarazione del soggetto terzo per dimostrare che la rete venga realizzata e gestita nel rispetto degli impegni presi dall’operatore di rete nel piano tecnico.

 

Dopo l’assegnazione dei diritti d’uso, il Ministero sceglierà attraverso una procedura competitiva parallela i FSMA che hanno diritto ad affittare la banda sui nuovi mux locali. Le procedure saranno concentrate, a distanza ravvicinata, in 3 fasi temporali basandosi sulle macro-aree geografiche individuate per il rilascio e l’attivazione delle reti secondo il calendario della Road Map del Decreto ministeriale del 19/6/2019.

 

Come riportato da Newslinet, nonostante in Italia ci sia sempre stata una folta concorrenza per ottenere le frequenze, anche in maniera raffazzonata, stavolta tutte queste condizioni per diventare operatori di rete locali in vista del DVB-T2 potrebbero causare in diverse regioni italiane un disinteresse totale alla partecipazione della selezione dei nuovi operatori di rete locali. Infatti Massimo Rinaldi, ingegnere di Consultmedia, principale società italiana di consulenza multidisplinare nel settore radio-tv ha affermato di aver “definito richieste di assistenza per i futuri bandi come operatori di rete in Lombardia, Piemonte, Lazio, Campania, Calabria, Liguria, Umbria, Toscana e di aver ricevuto richieste di assistenza per Sicilia e Sardegna“ e ha confermato il rischio di astensione in tante regioni italiane da parte di soggetti che avrebbero i requisiti per la partecipazione.

 

In questo caso si verrebbe a creare il paradosso di avere in alcuni territori la presenza esclusiva di FSMA piazzati in posizione utile nella graduatoria e, in mancanza di titolari di diritto d’uso locali, il Mise potrebbe addirittura chiedere aiuto agli operatori nazionali per quanto riguarda queste aree.

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DTT. Riunione Mise su spegnimenti anticipati canali 50-53. Ventilata ipotesi indennizzo per 0,36 euro. Carattere vincolante manifestazione interesse liberazione volontaria

Fonte: https://www.newslinet.com/dtt-riunione-mise-su-spegnimenti-anticipati-canali-51-53-ventilata-ipotesi-indennizzo-per-036-euro-carattere-vincolante-manifestazione-interesse-liberazione-volontaria/

 

Si è tenuta ieri al Ministero dello Sviluppo economico la riunione con gli operatori di rete DTT attivi sui canali 50-53 UHF nell’area ristretta B ex DM 19/06/2019 (Verbania-Cusio-Ossola, Vercelli, Biella, Novara, Varese, Como, Lecco, Milano, Lodi, Monza-Brianza, Pavia, Cremona, Bergamo, Piacenza ed aree del Trentino Alto Adige) volta a coordinare gli spegnimenti dei diffusori operativi su tali frequenze.

 

Spegnimenti da giugno a dicembre 2020

Gli spegnimenti dovrebbero avere luogo progressivamente dal 01/06/2020 al 31/12/2020 secondo un masterplan contenente l’elenco degli impianti da dismettere.

0,36 euro per abitante ISTAT, salvo impianti limitati

A quanto risulta a questo periodico nel corso del consesso si è discusso informalmente anche del controverso tema degli indennizzi, per cui sarebbe stata ventilata l’ipotesi di 0,36 euro per abitante illuminato secondo il dato ISTAT dell’area del diritto d’uso, salvo il caso di limitazioni dello stesso, che comporterebbero un riconoscimento al 50%.

 

Carattere vincolante della manifestazione d’interesse alla dismissione volontaria

Si rafforza inoltre l’ipotesi (seppur non confermata sul piano formale) del carattere vincolante della manifestazione d’interesse alla dismissione volontaria anticipata dei canali tra il 4 ed 30/05/2020 di cui all’Avviso del Mise a riguardo della liberazione anticipata delle frequenze DTT, su cui avevamo già posto l’accento.

 

Presupposti e tempistiche

Nel merito ricordiamo che attraverso tale iniziativa il Ministero dello Sviluppo Economico intende determinare “i presupposti” e le “tempistiche per  l’erogazione degli indennizzi di cui all’art. 1, comma 1039, lett. b) della legge n. 205/2017 e successive  modifiche, nonché alla corretta attuazione degli impegni assunti dall’Italia in sede internazionale in materia  di uso delle frequenze, si chiede a tutti i soggetti destinatari della previsione di cui al citato art. 1, comma 1039, lett. b) di manifestare l’intenzione di avvalersi della facoltà prevista dall’art 4, comma 9 del d.m. 19 giugno 2019 di “effettuare il rilascio della frequenza oggetto del relativo diritto d’uso in anticipo rispetto alla scadenza” prevista nel medesimo decreto ministeriale”.

 

Intanto è stato aggiornato l’elenco degli operatori locali italiani solamente titolari di diritto d’uso, compreso quello della Sicilia.

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Liberazione anticipata dei canali DTT: poche idee, ma confuse

Fonte: https://www.newslinet.com/liberazione-anticipata-dei-canali-dtt-poche-idee-ma-confuse/

Sta facendo discutere l’Avviso del Mise a riguardo della liberazione anticipata delle frequenze DTT. Non solo, come per primo aveva evidenziato NL, coloro che decidessero di sottoscrivere la richiesta lo farebbero all’oscuro delle modalità di calcolo degli indennizzi, effettuando un vero e proprio salto nel buio, ma addirittura sulla base di indicazioni e formulazioni che cambiano in corso d’opera.

 

Modelli che vanno, modelli che vengono

Basta osservare la formulazione del fac simile cambiato dal Ministero dello Sviluppo Economico a distanza di poche ore dalla pubblicazione, come rappresentato dal confronto che pubblichiamo in apertura. Si esamini, a riguardo, la preoccupante scomparsa della frase “richiede l’indennizzo di cui all’articolo 1, comma 1039 lettera b), legge n. 205/2017″, unita all’estensione temporale dello spegnimento impiantistico (prima previsto dal 20/05/2020 al 30/05/2020 e poi esteso dal 04/05/2020 al 30/05/2020).

 

Manifestazione d’interesse o impegno vincolante?

Non è chiaro poi se la richiesta sia vincolante o meno (la formulazione è a cavallo tra la manifestazione d’interesse – per sua natura non vincolante – e l’impegno formale alla dismissione).

 

I presupposti, questi sconosciuti…

Infine, cosa più grave di tutte, per la prima volta si parla di valutazione dei “presupposti” all’indennizzo.
Cosa si intende per presupposto?
La possibilità, per esempio, che l’indennizzo non venga riconosciuto?
Oppure che possa essere ridotto, magari per mancato (e documentato) sfruttamento del diritto d’uso nella sua completa estensione?
Meglio passare a Defcon 3….

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Rilascio anticipato delle frequenze televisive in ambito locale

Il 5 febbraio il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il seguente avviso che riguarda gli operatori di rete locali intenzionati a rottamare in anticipo la propria frequenza rispetto alle tempistiche prefissate dal Decreto Ministeriale del 19 giugno 2019.

 

La richiesta dovrà essere effettuata con il seguente fac simile entro e non oltre il 28 febbraio.

 

Gli spegnimenti volontari verranno eseguiti tra il 20 e il 30 maggio.

In questa situazione resta però un nodo importante da sciogliere: non è ancora ben definita la somma stanziata per l’assegnazione degli indennizzi, infatti, l’obiettivo di questo avviso è quello di determinare le modalità e le tempistiche dei rimborsi.

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Aggiornamenti Gennaio Mux Sicilia

Nel mux Onda TV (UHF 46) è stato rinominato Telespazio ME in Tele’s Puta Radio (LCN 611).

 

Nel mux TREMEDIA (UHF 53), invece, Tele’s Puta Radio trasmette sempre con l’identificativo Telespazio ME (LCN 611).

 

Nel mux VIDEO REGIONE (UHF 34) è stato inserito Salute & Natura (LCN 82) ed eliminati PAROLE DI VITA (LCN 245) e Tele Nova 2 (LCN 617) che trasmetteva TELE NOVA.

Nuova composizione:

Video Regione (LCN 16)
TELECAMPIONE (LCN 75)
Salute & Natura (LCN 82)
Agrigento TV (LCN 96)
LA2 (LCN 98)
ARTE MODA (LCN 168) [trasmette TELE MODA]
TELE MODA (LCN 169) [trasmette LA 9]
TRIS. (LCN 172)
BLU TV (LCN 216)
Video Regione HD (LCN 516) [trasmette in SD]
Video Regione TG24 (LCN 608)
BLU TV TG24 (LCN 636)
Universal TV (LCN 644)
RVS TG24 (LCN 671)
Video Regione Sicilia (LCN 697)
Tele Pegaso (LCN 812)
Bella TV (LCN 814)
FMITALIA TV. (LCN 872)

 

Nella composizione del mux Teleacras (UHF 29), trasmessa dalle postazioni di Poggio Giache – Villaseta e Rupe Atenea ad Agrigento, Monte Cammarata a San Giovanni Gemini (Agrigento) e Monte San Giuliano a Caltanissetta, sono stati eliminati TELESUD TRAPANI (LCN 118) e MAGAZE TV (LCN 871) ed è stato aggiunto Telesud Trapani HD (LCN 518).

Nuova situazione:

Teleacras (LCN 88)
Studio 98 (LCN 95)
SICILIAUNO (LCN 219)
Telesud Trapani HD (LCN 518)

 

Nella configurazione del mux TELE ONE (UHF 59), attiva dagli impianti di Contrada Carminello a Valverde (Catania) e Monte Lauro a Buccheri (Siracusa), è stato aggiunto Persona TV (LCN 114) ed eliminati Touring TV (LCN 811) e la numerazione di Etna Espresso Channel e PrimaTV.

Situazione aggiornata:

TRM13 (LCN 13)
Telenova (LCN 14)
TELE ONE (LCN 19)
Persona TV (LCN 114)
Antenna Uno Palermo (LCN 185)
Teleoasi (LCN 197)
SestaRete 215 (LCN 215)
Tele One HD (LCN 519) [trasmette in SD]
R.Taormina.Tv (LCN 875)
4.0 TV (LCN 882)
Etna Espresso Channel
PrimaTV
Radio Evangelo
Radio una voce vicina

 

Nella versione del mux TRM (UHF 21), veicolata dal ripetitore di Contrada Carminello a Valverde (Catania), è stato tolto TRM HD (LCN 513) che trasmetteva in definizione standard.

Attuale configurazione:

TRM (LCN 13)
Telenova (LCN 14)
Med 1 (LCN 71)
Tirrenosat (LCN 271)

 

Nei mux TV7 (VHF 7) e TELEOCCIDENTE (UHF 33) sono stati eliminati TV7 (LCN 111), a schermo nero, TV PARADISE (LCN 220) e .TELEOCCIDENTE e rinominati ALPA1 in ALPA UNO (LCN 117) e Primaradio.TV in TELEOCCIDENTE HD (LCN 573), anche se viene sempre trasmesso il canale musicale in alta definizione.

Composizione aggiornata:

TELE OCCIDENTE (LCN 73)
ALPA UNO (LCN 117)
TELEOCCIDENTE HD (LCN 573) [trasmette Primaradio.TV in HD]
TELE OCCIDENTE 2 (LCN 625)
R.T.A Radio Tivù Azzurra (LCN 716 – 878)

 

Nel mux Gold88 (UHF 31) è stato rinominato 7 GOLD in GOLD88 + (LCN 77) e inserita con lo stesso identificativo, ma sulla numerazione 642, la versione in alta definizione di 7GOLD. Contemporaneamente Radio Margherita (LCN 795) è diventato un canale televisivo che trasmette un cartello in alta definizione.

 

Radio Margherita (LCN 795) ha effettuato la stessa modifica anche nel mux Telerent (UHF 39).

 

Questa è la composizione aggiornata della versione attiva dalle postazioni di Cozzo di Castro ad Altofonte (Palermo), Contrada Costa Zita a Marineo (Palermo), Monte Pellegrino a Palermo e Solunto a Santa Flavia (Palermo)….

Ant. Mediterraneo (LCN 14)
7Gold Telerent C17 (LCN 17)
Canale 77 (LCN 77)
Gold 78 (LCN 78)
CHE TV 91 (LCN 91)
DONNA SHOPPING (LCN 163)
Siciliauno C219. (LCN 219)
TeleJonica (LCN 285)
Ant. Mediterraneo HD (LCN 514) [trasmette in SD]
7Gold Telerent HD (LCN 517)
Gold 78 HD (LCN 578) [trasmette in SD – MPEG-4]
CHE TV 91 HD (LCN 591) [trasmette in SD – MPEG-4]
CANALE 8 (LCN 611)
Gold 88+ (LCN 642) [trasmette 7GOLD]
Radio Margherita (LCN 795)
Gold 78 Radio (LCN 778)
R.ITALIA ANNI 60 (LCN 791)

 

…e questa è invece è quella del mux Telerent (UHF 39), trasmesso dai ripetitori di Monte San Giuliano a Caltanissetta, Municipio – Piazza San Francesco a Gela (Caltanissetta), Contrada Carminello a Valverde (Catania), Monte Salvo ad Enna, Contrada Prato a Ragusa, Monte Lauro a Buccheri (Siracusa) e Belvedere a Siracusa, dove fra l’altro è stato eliminato Gold 78 HD (LCN 578) e reinserita la numerazione di 7Gold Telerent HD.

Nuova situazione:

7Gold Telerent 17 (LCN 17)
TeleSiciliaColor Rete8 (LCN 18)
Gold 78 (LCN 78)
Medical Excellence (LCN 86)
Rei Tv. (LCN 89)
TCS (LCN 116)
DONNA SHOPPING (LCN 163)
Azzurra Tv (LCN 194) 
7Gold Telerent HD (LCN 517)
Gold 88+ (LCN 642) [trasmette 7GOLD]
Radio Margherita (LCN 795)
Rete Chiara (LCN 813)
GLOBUS Television (LCN 819)
Gold 78 Radio 778 (LCN 778)

 

Ecco, invece, come si presenta il mux Telerent (UHF 39), veicolato dagli impianti di Monte San Calogero a Sciacca (Agrigento), Montagna Longa a Carini (Palermo), Costa Nuova – Colle Anania a Cinisi (Palermo), Monte Bonifato ad Alcamo (Trapani), Piana delle Forche e Sant’Anna – Pizzo Argenteria ad Erice (Trapani) e Contrada Montagna a Partanna (Trapani):

Ant. Mediterraneo (LCN 14)
7Gold Telerent C17 (LCN 17)
Canale 77 (LCN 77)
Gold 78 (LCN 78)
CHE TV 91 (LCN 91)
DONNA SHOPPING (LCN 163)
Siciliauno C219 (LCN 219)
TeleJonica (LCN 285)
Ant. Mediterraneo HD (LCN 514) [trasmette in SD]
7Gold Telerent HD (LCN 517)
RadioItaliaTV HD (LCN 570)
Gold 78 HD (LCN 578) [trasmette in SD – MPEG-4]
CHE TV 91 HD (LCN 591) [trasmette in SD – MPEG-4]
La Tr3 (LCN 616)
Radio Time (LCN 794)
Radio Margherita (LCN 795)
RadioItalia Trend (LCN 717-777)
Gold 78 Radio (LCN 778)
R.ITALIA ANNI 60 (LCN 791)
Radio Time 90 (LCN 792)
Radio Time (LCN 793)
Radio102 (LCN 798)
Radio Cuore (LCN 799)

 

E per finire ecco la versione del mux Telerent (UHF 39), trasmessa dalle postazioni di Poggio Giache – Villaseta e Rupe Atenea ad Agrigento, dove è stato inserito La Tr3 (LCN 616).

Configurazione aggiornata:

Ant. Mediterraneo (LCN 14)
7Gold Telerent C17 (LCN 17)
TVM (LCN 18)
Canale 77 (LCN 77)
Gold 78 (LCN 78)
TV EUROPA (LCN 87)
CHE TV 91 (LCN 91)
DONNA SHOPPING (LCN 163)
TeleJonica (LCN 285)
Ant. Mediterraneo HD (LCN 514) [trasmette in SD]
7Gold Telerent HD (LCN 517)
RADIO ITALIA TV HD (LCN 570)
Gold 78 HD (LCN 578) [trasmette in SD – MPEG-4]
CHE TV 91 HD (LCN 591) [trasmette in SD – MPEG-4]
La Tr3 (LCN 616)
Gold 88+ (LCN 642) [trasmette 7GOLD]
Radio Margherita (LCN 795)
RadioItalia Trend (LCN 717-777)
Gold 78 Radio (LCN 778)
R.ITALIA ANNI 60 (LCN 791)

 

Nella composizione del mux 7Gold Stampa Sud (UHF 33), trasmessa dalle postazioni di Contrada Carminello a Valverde (Catania), Contrada Prato a Ragusa, Monte Lauro a Buccheri (Siracusa) e Belvedere a Siracusa è stato sostituito Canale 77 con 7Gold Telerent sulla numerazione 77, eliminato 7Gold Telerent HD (LCN 517), reinserito Gold 78 HD (LCN 578), che trasmette in definizione standard e nella modalità MPEG-4 ed aggiunto Prima Tv (LCN 666).

Configurazione aggiornata:

MATRIX TV Italia 76 (LCN 76)
7Gold Telerent (LCN 77)
CHE TV (LCN 91)
TELE AMICA (LCN 151)
SHOP 24 (LCN 254)
TCI (LCN 299)
RADIO ITALIA TV HD (LCN 570)
Gold 78 HD (LCN 578) [trasmette in SD – MPEG-4]
CHE TV HD (LCN 591) [trasmette in SD – MPEG-4]
La Tr3 (LCN 616)
Canale78 Sicilia (LCN 640)
Prima Tv (LCN 666)
TELESPAZIO TV FASHION (LCN 691)
Radio Italia Trend (LCN 717)
RADIO JUKE BOX (LCN 750)
RadioItalia Trend (LCN 777)
RADIO NEWS 24
RADIO RICORDI

 

Invece, nella versione del mux 7Gold Stampa Sud (UHF 33), veicolata dai ripetitori di Monte San Martino a Capo d’Orlando (Messina), Contrada Chiappazza a Castelmola (Messina) e Contrada Pirarelli a Calanna (Reggio Calabria), è stato eliminato 7Gold Telerent HD (LCN 642) ed inserito Prima Tv (LCN 666).

Configurazione attuale:

MATRIX TV Italia 76 (LCN 76)
CHE TV (LCN 91)
TELE AMICA (LCN 151)
SHOP 24 (LCN 254)
TCI (LCN 299)
RADIO ITALIA TV HD (LCN 570)
CHE TV HD (LCN 591) [trasmette in SD – MPEG-4]
La Tr3 (LCN 616)
Canale78 Sicilia (LCN 640)
Prima Tv (LCN 666)
TELESPAZIO TV FASHION (LCN 691)
Canale 77
Radio Italia Trend (LCN 717)
RADIO JUKE BOX (LCN 750)
RadioItalia Trend (LCN 777)
RADIO NEWS 24
RADIO RICORDI

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