Sostegno Regione Siciliana a emittenti Tv locali a rischio chiusura.

Provvedimento giunta Musumeci destina fondo da 500mila euro

Un sostegno della Regione alle emittenti televisive siciliane a rischio spegnimento.
Lo ha deliberato il governo Musumeci, per venire in soccorso delle emittenti colpite dalla recente normativa nazionale di riordino del sistema televisivo nell’ambito del passaggio al digitale terrestre di ultima generazione.
La misura varata permetterà, attraverso un decreto dell’assessore regionale alla Economia, Gaetano Armao, il proseguimento delle attività editoriali destinando da subito un fondo di 500mila euro che consentirà di erogare i contributi nei confronti delle Tv siciliane che, pur partecipando all’ultimo bando del Ministero dello Sviluppo economico per la formazione delle graduatorie Fsma – Fornitori di servizi di media audiovisivi – non sono risultate destinatarie delle relative agevolazioni.
“In questi mesi – afferma il governatore Nello Musumeci – anche con le altre Regioni, abbiamo duramente contestato la disposizione nazionale che rischia di far cessare le attività di molte emittenti dell’etere siciliano. Oltre alle pesanti ricadute occupazionali in un settore già particolarmente provato da anni di crisi, la legge di riordino rischia soprattutto di far cessare il racconto proveniente da vari territori, testimonianze importanti che per anni sono state raccolte da giornalisti e operatori appassionati. Abbiamo così deciso di venire in soccorso proprio di queste Tv private penalizzate che potranno avere l’opportunità di proseguire la produzione dei propri contenuti”.
Di fatto, il contributo regionale consentirà alle emittenti escluse dalla normativa nazionale, principalmente per mancanza di capacità trasmissiva, di strutturarsi e proseguire le trasmissioni anche mediante le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. La misura promossa dal governo regionale si sostiene attraverso il Fondo Sicilia che è gestito da Irfis.

(ANSA SICILIA, 23 APRILE 2022) Fonte: Ansa Clicca QUI

La fine della tv privata

Fonte: https://reteiblea.it/2022/02/la-fine-della-tv-privata/

 

Questa mattina, lunedi 21 febbraio 2022, l’amministratore unico di Teleiblea ha firmato con la Rai il contratto capestro che è stato sottoposto alle emittenti siciliane rientrate nel bando della cosiddetta capacita trasmissiva nella regione. Si tratta, in pratica, del documento che permetterebbe alla nostra emittente, unica della città e fra le pochissime rimaste in Sicilia, di accedere alla banda utile per poter continuare a trasmettere. Lo spazio è messo a disposizione, in regime monopolistico, dalla Rai su precise indicazioni del Ministero dello sviluppo economico in vista dell’ennesimo passaggio a nuove tecnologie.

 

Ma mentre il suddetto ministero incassa miliardi (sembra più di 5) vendendo la banda di trasmissione, finalmente liberata dalle tv private, alle compagnie telefoniche, decine di emittenti in tutta Italia sono condannate a morire senza che nessuno abbia fino ad ora alzato un dito. L’invio del contratto firmato era assolutamente necessario per andare avanti nell’iter burocratico almeno fino ad ottenere quello che nell’ambito si chiama LCN. Così è chiamato quel numero, più conosciuto come canale, che contraddistingue ogni emittente. Per Teleiblea, dal 2014, era il canale 110. Ma ora contemporaneamente all’invio della documentazione via PEC è scattato il conto alla rovescia che avvicinerà l’emittente, che opera a Ragusa da ben 47 anni, alla sua chiusura sull’etere prevista a metà maggio. In quella data o Teleiblea sarà in grado di pagare le ingenti somme richieste e sottostare a clausole ingiuste e a solo vantaggio della Rai o dovrà spegnere. Una condanna a morte decretata da interessi miliardari che hanno cancellato il diritto di centinaia di migliaia di abitanti di tutte le regioni ad avere la propria informazione locale. Diritto conquistato proprio da Teleiblea nel lontano 1976 e sancito dalla Corte Costituzionale con la sentenza 202.

 

Ma questa operazione che tende ad azzerare l’informazione locale è, da una parte, subdola perchè riduce lo spazio per le Tv locali accampando le scuse delle nuove tecnologie e, sotto certi aspetti infame, perchè sta offrendo il salvataggio a chi è riuscito a restare a galla a costi altissimi. Come se ai migranti che vengono recuperati in mezzo al mare, mentre stanno affogando, gli uomini della motovedetta dello “Stato” dicessero: Si! Noi ti aiutiamo! basta pagare un tot.  E’ vero gli scafisti fanno così perchè forse non hanno un cuore, ma dal Ministero e dalla Rai questo non ce lo aspettavamo.

 

Ricordiamo i fatti e i misfatti: Il ministero ha bandito una gara per la realizzazione delle reti dei trasmettitori in Sicilia con la nuova tecnologia del T2, instabile e poco testata, che costringerà tutti a cambiare il proprio televisore. A vincere è la Rai, che in regime di monopolio, invia alle TV che avessero voglia di continuare a trasmettere i costi relativi all’utilizzo della rete, una volta realizzata. Tali costi sono sproporzionati e rapportati solo a alle spese di realizzazione senza curarsi della situazione economica siciliana e della differenza di tenore di vita tra nord e sud.

 

Ma non basta: la rete alla quale può accedere Teleiblea copre ben 6 province fino a Trapani e Palermo ma con pochissimo segnale su Ragusa, Caltanissetta ed Enna. Ne consegue che se non intervengono correttivi un’emittente ragusana pagherà come quella di Trapani ma senza la copertura adeguata nei propri territori di pertinenza. Sappiamo di altre realtà del ragusano che per questo motivo hanno già deciso di chiudere. Ci sono poi le clausole inserite nel contratto che risultano già a prima vista vessatorie. Ci sono penali inique, fideiussioni, pagamenti anticipati senza poter eccepire l’inadeguatezza della rete. Tutte queste cose sono state segnalate ai diretti interessati e alle forze politiche. Abbiamo ottenuto molta solidarietà ma poco di più. La nostra emittente ha sempre fatto la sua strada riuscendo a superare tutte le avversità. Oggi il dopo pandemia, la crisi delle piccole attività e la situazione economica non fanno sperare in un futuro roseo.

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La Tr3 cresce, si rinnova e passa sul canale 85 del nuovo digitale terrestre

Fonte: https://itacanotizie.it/2022/04/20/la-tr3-cresce-si-rinnova-e-passa-sul-canale-85-del-nuovo-digitale-terrestre/

 

La tv cambia con il nuovo digitale terrestre, e La Tr3 non può che essere protagonista di questa nuova importante fase.

E per l’esattezza, questo, rappresenta il terzo momento storico rilevante per l’emittente marsalese che lo afferma tramite una nota stampa.

Il primo risale al lontano 1976 quando nasceva Tr3 Marsala tra le primissime televisioni locali in Sicilia, poi nel 2017 il ritorno con La Tr3 in tecnologia digitale e moderna, molto attenta anche al mondo del web e, da li a poco, a diffusione regionale sul Canale 616 visibile in full HD.
Oggi, per La Tr3 inizia la sua terza fase con il passaggio al nuovo digitale terrestre dove verrà veicolato il segnale in tutta la Sicilia con una diffusione ancora più capillare nel primo livello di copertura regionale assicurato dai ponti di Rai Way.


Tra le novità il nuovo canale sarà l’85, quindi adesso a due cifre sul telecomando, che gradualmente sostituirà l’attuale canale, a partire dal prossimo 28 Aprile e terminerà il 10 Maggio secondo il seguente calendario di spegnimento ed accensione dei nuovi canali:

  • 28 aprile: Messina, parte della provincia ed isole Eolie;
  • 29 aprile: Catania, Ragusa e parte delle relative province, Siracusa e provincia;
  • 2 maggio: Agrigento e parte della provincia, parte delle province di RG, CL e CT;
  • 3 maggio: Enna, Caltanissetta e relative province, parte delle province di PA, CT e AG;
  • 4 maggio: Trapani, Palermo e relative province, parte della provincia di AG
  • 10 maggio: Pantelleria. Lampedusa, Linosa, Ustica.

 

Alla base di questo nuovo percorso vi è sicuramente il costante successo dell’emittente con ascolti sempre crescenti, l’attenzione al territorio e ovviamente le competenze, lungimiranza e visione degli editori che in questo nuovo momento storico hanno aperto ulteriormente gli orizzonti con un’operazione strategica di fusione del proprio marchio con Televisione Siracusana Color un’altro importante player tv storico fortemente radicato nella parte orientale dell’isola, operazione che consentirà un aumento degli ascolti e ulteriori opportunità per gli inserzionisti che continueranno a scegliere La Tr3 per la propria pubblicità televisiva ma, ricordiamo anche sul web attraverso il flusso streaming su latr3.it dove trova spazio anche il giornale online di Tr3 News24.
Sul Canale 85 arriverà presto Tr3 Tris con un nuovo marchio appositamente ridisegnato per questa nuova terza fase storica de La Tr3.
Non mancheranno ulteriori aggiornamenti e, nel frattempo, si consiglia di eseguire la risintoniziazione automatica del proprio tv o decoder, soprattutto nel periodo tra fine Aprile e Inizi di Maggio 2022.

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