Antenne Monte Pellegrino, problemi tecnici di alcuni canali Tv e Radio a causa del maltempo.

A causa del maltempo di questi giorni a Palermo è un po tutta la Sicilia alcuni canali di alcuni MUX e Radio a Palermo stanno subendo problemi tecnici invitiamo per tanto i telespettatori a pazientare che le condizioni meteo migliorino e ad attendere che vengano effettuati i lavori di ripristino degli impianti a pieno regime.

RAI_PALERMO

SPECIALE: 24 Ottobre 1978 – 24 Ottobre 2021 | 43 ANNI DI TGS E LA NASCITA DELLE TV LIBERE IN ITALIA.

Foto tratte dagli Archivi del Giornale di Sicilia.


Foto tratte dagli Archivi del Giornale di Sicilia.
Non ci rimane che augurare all’emittente Buon Compleanno !

Refarming della banda 700 MHz: finirà con un’altra procedura d’infrazione

Fonte: https://www.newslinet.com/refarming-della-banda-700-mhz-finira-con-unaltra-procedura-dinfrazione/

 

L’esclusione di alcuni fornitori di servizi media audiovisivi (FSMA) locali dalla graduatoria dell’Area Tecnica 18 (Sardegna) potrebbe innescare uno tsunami sul processo di refarming della banda 700 MHz. Il nocciolo (giuridico) del problema non sono tanto le motivazioni amministrative dei casi specifici, quanto il fatto, così accecante da essere passato inosservato, che è stato creato un nuovo sistema chiuso in un ambito strategico come quello mediatico.

 

Refarming della banda 700 MHz lambiccato

I bizantinismi introdotti dalla precedente amministrazione del Ministero dello sviluppo economico (sulla quale, secondo l’Associazione Tv Locali di Confindustria “incombono i gravi ritardi e l’inutile complessità dei Bandi e della procedura di partecipazione per l’assegnazione della capacità trasmissiva“), per applicare l’art. 1 c. 1034 della L. 205/2017, ha, all’evidenza, immotivatamente sbarrato l’accesso sine die a nuovi soggetti. Generando un sistema corazzato contrario alle norme UE (ci sarebbe anche da discutere a lungo sul comma 1033 relativamente agli operatori di rete, peraltro).

 

Diritto multiforme, ovvero comprendente “la libertà di opinione, di ricevere o di comunicare informazioni o idee”

L’arzigogolato meccanismo ministeriale confligge infatti (e tra l’altro) con la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU), relativamente all’art. 10 (Libertà di espressione, qualificata come diritto multiforme, ovvero comprendente “la libertà di opinione, di ricevere o di comunicare informazioni o idee”), a mente del quale (comma 1) “Ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera”.

 

Impedimenti

Ora, è vero che il secondo periodo del paragrafo 1 dell’art. 10 precisa che “Il presente articolo non impedisce agli Stati di sottoporre a un regime di autorizzazione le imprese di radiodiffusione, cinematografiche o televisive” e che il paragrafo 2 stabilisce che “L’esercizio di queste libertà, poiché comporta doveri e responsabilità, può essere sottoposto alle formalità, condizioni, restrizioni o sanzioni che sono previste dalla legge e che costituiscono misure necessarie (…)”.

 

Recinzioni

Tuttavia, siamo sicuri che le restrizioni adottate dal Ministero siano necessarie, proporzionali ed adeguate? Secondo alcuni illustri giuristi, che stanno già esaminando la questione, sembrerebbe proprio di no.

 

Pluralismo dei mezzi di comunicazione

E ciò in considerazione del fatto che – a livello comunitario il diritto all’informazione dell’opinione pubblica si fonda sul rispetto del principio del pluralismo dei mezzi di comunicazione, requisito preminente dell’intero sistema dei media. Ma anche che le limitazioni previste dall’art. 10 CEDU sono tassative e riguardano tutti quei casi in cui le misure restrittive e si rendano necessarie in una società democratica per garantire la protezione dell’interesse generale o la protezione di diritti individuali.

 

Eccezioni vincolate

Qualora, infatti, uno Stato membro invochi le eccezioni previste dal trattato per giustificare una normativa che ostacoli l’esercizio della libera prestazione dei servizi, detta giustificazione deve essere prevista dal diritto comunitario e interpretata alla luce dei principi generali del diritto e, segnatamente, dei diritti fondamentali.

 

Art. 10 CEDU principio generale meritevole di rispetto assoluto

In tale caso, il giudice nazionale e, eventualmente, la Corte stessa devono valutare l’applicazione di dette eccezioni, “con riguardo a tutte le norme di diritto comunitario, ivi compresa la libertà di espressione, sancita dall’art. 10 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, in quanto principio generale del diritto di cui la Corte garantisce il rispetto”, come ha avuto modo di chiarire la Corte di giustizia europea.

 

Art. 11 CEDU

Non basta: l’art. 11, par. 2 della CEDU lega la libertà di espressione col pluralismo dei media, da interpretarsi come libertà dei media e necessità della pluralità dei mezzi di comunicazione, poste in relazione con la libertà per i cittadini di avere accesso e controllo all’informazione stessa.

 

D’infrazione in violazione

La sensazione, insomma, è quella di essere partiti da una procedura per violazione degli obblighi derivanti dal diritto comunitario in ambito televisivo, per finire in un’altra….

 

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Effettuata la riconfigurazione Rai e Mediaset

Come già anticipato nelle scorse settimane dai seguenti articoli – diariotvsicilia.it/2021/09/20/dal-20-ottobre-riconfigurazione-dei-mux-rai/ e https://dtvsicilia.it/2021/10/04/dal-20-ottobre-cambio-di-modalita-video-per-alcuni-canali-mediaset/ – sono state apportate alcune modifiche che hanno interessato gli operatori nazionali Rai e Mediaset.

 

Nello specifico, la Rai ha spento definitivamente la frequenza UHF 30:

 

Il mux Rai 3 (UHF 26 in Sicilia) ha cambiato nome in Rai A ed adesso presenta questa nuova composizione con tutti i canali trasmessi nella modalità MPEG-4:

 

Il mux Rai 4 (UHF 40 in Sicilia) è stato rinominato in Rai B e questa è la nuova configurazione con tutte le emittenti nella modalità H.264:

 

Per quanto riguarda Mediaset, ricordiamo che, oltre a RADIO 105 TV, R101 TV e VIRGIN RADIO TV (LCN 257), sono appena passati alla codifica MPEG-4 i canali TGCOM 24, Italia 2 e Boing Plus.

 

Contemporaneamente è stato reinserito 20 Mediaset HD (LCN 20 – 520) nel mux Mediaset 3 (UHF 24 in Sicilia) e trasferito Italia 2 (LCN 66 – 566) nel mux DFree (UHF 37 – 50 in Sicilia).

 

TGCOM 24 (LCN 51 – 551) continua ad essere veicolato nel mux Mediaset 4 (UHF 49 in Sicilia), così come Boing Plus (LCN 45) nel mux Timb 3 (UHF 48 in Sicilia)

 

Per l’occasione è consigliabile risintonizzare automaticamente il proprio TV / decoder per recuperare la possibile perdita dei canali a disposizione.

Il seguente video è tratto dal canale YouTube L’ITALIA IN DIGITALE:

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DTT. Il Mise pubblica le FAQ per il bando LCN nazionali. Apertura ai nuovi entranti

Fonte: https://www.newslinet.com/dtt-il-mise-pubblica-le-faq-per-il-bando-lcn-nazionali-apertura-ai-nuovi-entranti/

 

Bando LCN nazionali: chiariti alcuni punti controversi. Il 22/10/2021 scade il termine per la presentazione delle domande per le attribuzioni LCN nazionali, cioè le numerazioni automatiche dei canali sul telecomando con riferimento ai servizi di media audiovisivi a diffusione nazionale in chiaro. In prossimità della scadenza il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato una serie di FAQ.

 

Il bando LCN nazionali

Come noto, con comunicazione in data 07/10/2021 sul sito istituzionale del Ministero dello Sviluppo Economico, è stato pubblicato l’Avviso Pubblico relativo alla Procedura per l’attribuzione della numerazione automatica dei canali (LCN) con riferimento ai servizi di media audiovisivi a diffusione nazionale in chiaro.

 

Chi può ambire alle attribuzioni LCN nazionali

Possono partecipare alla suddetta procedura tutti i soggetti già abilitati alla fornitura di servizi di media audiovisivi in tecnica digitale terrestre, anche stabiliti in uno Stato appartenente all’Unione europea o in uno Stato parte della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla televisione transfrontaliera, con riferimento ai servizi di media audiovisivi a diffusione nazionale in chiaro.

 

Le FAQ

“Su un complesso di sei FAQ pubblicate, quattro sono riferite a quesiti avanzati da Consultmedia, spiega l’avv. Stefano Cionini, rainmaker di MCL Avvocati Associati, law firm che cura in esclusiva l’Area Affari Legali di Consultmedia.

 

Pluriassegnatario

“Per esempio, con la risposta n. 3 il dicastero ha chiarito che è considerato valido sia il caso di un soggetto titolare di più autorizzazioni FSMA in ambito nazionale che compili un’unica domanda inserendo tutti i marchi al suo interno, che quello di chi formi tante domande quante sono le autorizzazioni possedute“, prosegue l’avvocato.

 

Ordine, prego

“Rispondendo ad un altro nostro quesito (con la FAQ n. 4), il Mise ha chiarito che nel caso di un soggetto che intenda richiedere un LCN diverso da quello di cui è già titolare, l’ordine di preferenza deve essere indicato prima con l’LCN di cui si è titolari seguito dalla numerazione di interesse”sottolinea Cionini.

 

Le conseguenze della richiesta di cambio di numerazione

“Estremamente rilevante è poi la FAQ n. 5, in esito al quesito da noi avanzato per il caso in cui più soggetti partecipanti, oltre a chiedere la conferma del LCN attuale, esprimano la preferenza per una diversa numerazione automatica. In tal caso, ci siamo chiesti, se non si dovesse risultare assegnatari di detta numerazione, quali sarebbero le conseguenze. Ebbene, il Mise ha chiarito che le numerazioni attualmente in uso vengono confermate, in caso di richiesta di una nuova numerazione vale quanto previsto dalla delibera AGCOM 116/21/CONS, scongiurando l’ipotesi (ancorché remota) di una esclusione”, puntualizza il legale.

 

Nuovi entranti

“Altrettanto importante, infine, è l’assenso fornito dal Mise all’ammissione di soggetti nuovi entranti, ossia coloro che abbiano presentato domanda per l’ottenimento dell’autorizzazione FSMA in ambito nazionale, nelle more della pubblicazione dell’Avviso Pubblico e che non siano ancora titolari di alcuna numerazione LCN. In tale prospettazione, il Mise ha chiarito (FAQ n. 6) che i nuovi entranti devono registrare l’istanza presentata e allegare la documentazione”, rimarca l’avvocato.

 

Orientamenti

“Peraltro, con l’occasione sono stati da noi definiti altri punti storicamente controversi a riguardo della numerazione automatica dei canali di caratura nazionale, sulla base di orientamenti di giurisprudenza dottrinale e giudiziale (per esempio sui generi di programmazione) che abbiamo fornito alla clientela nell’ambito del consueto service di assistenza”, ha concluso l’avv. Cionini.
Le FAQ pubblicate sono consultabili qui.

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