Radio. DAB: pubblicate Linee guida definitive per assegnazione diritti d’uso reti pianificate su bacini utenza locale ad operatori DAB+

Fonte: https://www.newslinet.com/radio-dab-pubblicate-linee-guida-definitive-per-assegnazione-diritti-duso-reti-pianificate-su-bacini-utenza-locale-ad-operatori-dab/
 

Pubblicate dal Ministero delle imprese e del made in Italy le Linee guida definitive per le procedure di attribuzione dei diritti d’uso ai consorzi DAB+ partecipati da concessionari per l’attività di radiodiffusione sonora in ambito locale. Novità importanti.

 

Piano presupposto

L’adozione della Delibera n. 286/22/CONS dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, adottata in attuazione dell’art. 50 comma 8 del D.Lgs. n. 208/2021, ha approvato il “Piano nazionale provvisorio di assegnazione delle frequenze in banda VHF – III per il servizio di radiodiffusione sonora in tecnica digitale DAB+ (PNAF-DAB)”, così realizzando il presupposto necessario perché il Ministero possa procedere al rilascio dei diritti d’uso sulle reti pianificate da AGCOM.

 

Linee guida definitive e documento esito consultazione pubblica

Oltre alle Linee guida definitive relative ai criteri e alle modalità che verranno adottati per procedere all’assegnazione dei diritti d’uso agli operatori di rete locali per il servizio di radiodiffusione sonora terrestre in tecnica digitale è stato pubblicato anche il documento contenente la sintesi dei contributi dei partecipanti alla consultazione pubblica nazionale, svolta sulla versione delle linee guida pubblicata in data 13.12.2022, con le valutazioni del Ministero.
 

La documentazione

 

Approfondimento

Data la rilevanza delle novità, a breve pubblicheremo il consueto approfondimento.

La rivincita dei 700: ritorna la visual radio. Ma senza il visual. O forse no

Fonte: https://www.newslinet.com/ritorna-la-visual-radio-ma-senza-il-visual/
 

Quel che il refarming della banda 700 MHz ha tolto alla radio, l’arco 700 ridarà. Almeno in parte.
C’è una convinzione errata, che da qualche tempo circola nel settore radiofonico: che la radiovisione (brutta italianizzazione del termine visual radio, che ci ricorda gli ananassi, i cottiglioni e i tosti dell’epoca fascista) abbia concluso il suo ciclo esistenziale.
Si tratta di un (grave) errore di valutazione: la televisione continua ad essere, nell’indoor, il device più prossimo all’utente e quindi la piattaforma ideale per l’ascolto radiofonico tra le quattro mura, insieme ai dispositivi IP dopo il pensionamento forzato (per marginalizzazione commerciale e disaffezione dell’utenza stanziale) del ricevitore stand-alone AM/FM.

L’equivoco deriva dalla confusione tra la diminuzione dell’offerta a seguito del refarming della banda 700 MHz, che ha ridotto del 70% la presenza delle visual radio locali e la fruizione dei contenuti radiofonici dalla tv. Un calo inesistente, se esaminato non in senso assoluto ma relativo, ciò parametrato alle emittenti che hanno continuato l’esercizio dopo lo switch-off dell’anno scorso.

 

Metro di confronto

E soprattutto non attingendo ai dati, sempre meno rappresentativi della realtà, di un’indagine come quella del TER, basata sul metodo CATI e quindi solo sui ricordi di un distratto intervistato (che è facile immaginare quanto possa aver chiara la distinzione tra device d’ascolto).

 

Offerta visual radio ai minimi termini

In realtà le visual radio sopravvissute ai bandi per fornitori di servizi di media audiovisivi areali hanno, anzi, aumentato (e di molto) la propria penetrazione proprio per la diminuzione della concorrenza. Basta infatti guardare quanti sono oggi i canali musicali locali presenti sull’intera Area Tecnica 03 (Lombardia e Piemonte occidentale) o nella AT 12 (Lazio).

 

Non scambiare la causa con l’effetto

Il problema è stato causato, come noto, dall’assenza di capacità trasmissiva sui mux locali assentiti agli operatori di rete e dopo ciò non è avvenuto, dal vincolo imposto dal Ministero delle imprese e del made in Italy di acquistare non meno di 1,5 Mbit/s per ogni fornitore di servizi di media audiovisivi (FSMA), con conseguente insostenibilità economica da parte di molte stazioni radio locali.

 

Interpretazione. Estensiva

L’attesa interpretazione autentica offerta oggi da Agcom sulla destinazione dell’arco 700 (LCN da 701 a 799) riapre però la questione, considerato che l’acquisto di capacità trasmissiva per la veicolazione del solo flusso audio nelle aree ove vi è disponibilità di capacità trasmissiva normalmente sulle reti di 2° livello diviene alla portata di molti esclusi. Ed apre le porte ad utilizzi HBBTV nell’immediato e DVB-I in prospettiva.

 

Il refarming 700 toglie. L’arco 700 ridà

E’ quindi molto probabile che dalla settimana prossima assisteremo ad una corsa per la colonizzazione degli LCN dell’arco 700 da parte delle emittenti locali, riportando in auge lo sfruttamento a fini radiofonici della televisione.

 

Anche ai nuovi entranti

Con una importante novità: l’apertura anche ai fornitori contenuti indipendenti su DAB+. Una decisione, quella dell’Agcom, che potrebbe dare il via anche ad (almeno) un altro superamento di anacronistici vincoli.

 

Indagini d’ascolto

Parliamo dell’equiparazione dei nativi digitali ai concessionari FM per l’accesso alle citate rilevazioni di ascolto TER. Ma di questo ci occuperemo nei prossimi giorni.

Accesso televisivo ai programmi RAI.

Forse non tutti sanno che il Comitato Regionale per le Comunicazioni Sicilia supporta i programmi dell’accesso previsti dalla legge 14/4/1975 n 103, all’art. 6.

Enti, movimenti politici, sindacati, associazioni culturali, di volontariato e del terzo settore possono presentare domanda per partecipare gratuitamente ai programmi RAI a diffusione regionale e svolgere attività di comunicazione attraverso le trasmissioni autogestite.

Da anni infatti il Corecom Sicilia esercita questa attività, che rientra fra le funzioni proprie, grazie al protocollo d’intesa siglato con la Rai Sicilia.

In virtu’ del regolamento approvato dal Corecom Sicilia con delibera n. 5 del 19.02.2013 tutti i soggetti, prima indicati, possono presentare istanza scaricando l’apposito modulo di richiesta nell’area Download del sito Co.re.com.

Le trasmissioni consistono in programmi della durata variabile tra i tre e i cinque minuti realizzati integralmente o parzialmente con mezzi propri o con la collaborazione tecnica gratuita, anche per esigenze minime di base, della Rai regionale.

Dal 2020 al 2022, – salvo il periodo elettorale le cui trasmissioni dell’accesso sono sospese, come previsto all’art. 6 comma 2 del sopracitato Regolamento, – sono andati in onda circa 38 interventi.

Il Corecom esamina le richieste di accesso, ne valuta l’ammissibilità e adotta il piano trimestrale delle trasmissioni televisive, ripartendo tra i soggetti ammessi il tempo messo a disposizione dalla sede regionale della Rai.

Svolge inoltre attività di vigilanza sulla corretta messa in onda da parte della Rai e sul rispetto del divieto per i soggetti ammessi di fare comunicazione politica o di inserire pubblicità commerciale nei programmi che andranno in onda il sabato mattina alle ore 07:30 sul canale Rai 3 TGR Sicilia.

L’istanza deve essere inviata entro e non oltre il primo giorno non festivo del mese precedente quello di inizio del trimestre cui si riferisce la domanda.

Fonte: CorecomSicilia.it

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Adeguati impianti Cammarata ed Erice, migliora ancora ricezione Rmk Canale 80

Fonte: https://www.telemontekronio.it/index.php/attualita/item/20950-adeguati-impianti-cammarata-ed-erice-migliora-ancora-ricezione-rmk-canale-80

 

È stato adeguato, da parte di Rai Way, l’impianto di trasmissione del Monte Cammarata, a cui facevano riferimento diverse aree del nostro territorio (Sciacca est, ma anche aree del riberese e di Caltabellotta ma anche da altre zone della provincia di Agrigento) che, per ragioni tecniche, non ricevevano regolarmente il nostro segnale televisivo.

Dalle scorse ore, dunque, tutti coloro che hanno l’antenna diretta verso Cammarata, e che non ricevevano regolarmente il nostro segnale, potranno tornare a ricevere Rmk Canale 80.

Rai Way è anche intervenuta sugli impianti di trasmissione di Monte Erice. Questo consente alla nostra emittente di raggiungere in maniera oggi regolare alcune zone del versante meridionale del Trapanese.

Per potere ricevere il nostro segnale è necessario che chi non lo riceveva risintonizzi i canali mediante la ricerca automatica dei canali attraverso il televisore o eventualmente il decoder.

DTT. Al via la procedura di attribuzione di LCN alle radio nell’arco 700. Apertura anche ai fornitori contenuti indipendenti su DAB+

Fonte: https://www.newslinet.com/dtt-al-via-la-procedura-di-attribuzione-di-lcn-alle-radio-nellarco-700-apertura-anche-ai-fornitori-contenuti-indipendenti-su-dab/

 

Agcom esprime assenso alle attribuzioni LCN sul DTT alle emittenti radiofoniche (nazionali e locali) nell’arco 700 (numerazioni da 701 a 799) per la veicolazione di contenuti sonori (solo audio). Ecco come funziona la procedura.

 

La questione dell’arco 700

Come avevamo anticipato su queste pagine qualche giorno fa, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, dopo aver compiutamente esaminato la questione, ha pubblicato sul proprio sito istituzionale la comunicazione 16/03/2023 recante “Interpretazione delle disposizioni relative all’applicazione dell’art. 3, comma 12, del Regolamento allegato alla delibera n. 353/11/CONS (Radiodiffusione televisiva terrestre in tecnica digitale)”.

 

Il punto con Consultmedia

Ne parliamo con Giovanni Madaro, economista dell’area amministrativa di Consultmedia, struttura di competenze a più livelli nota ai nostri lettori.

 

Interpretazione autentica

“A mezzo di tale avviso, l’AGCOM ha fornito interpretazione autentica della disposizione di cui all’art. 3, comma 12, della propria Delibera 353/11/CONS”, spiega Madaro.

 

Simulcasting DAB/DTT

Tale norma recita: “L’autorizzazione di cui all’articolo 3, comma 12, del regolamento recante la nuova disciplina della fase di avvio delle trasmissioni radiofoniche terrestri in tecnica digitale di cui alla delibera n. 664/09/CONS costituisce titolo per effettuare la trasmissione simultanea su frequenze televisive digitali terrestri del palinsesto diffuso dallo stesso soggetto su reti radiofoniche terrestri in tecnica analogica”.

 

Fornitori di contenuti di matrice analogica…

“In primo luogo, l’Autorità, richiamando quanto contenuto nella norma citata, ha sottolineato come il comma in questione precisi che “la trasmissione in simulcast di palinsesti radiofonici diffusi in DAB+ è prevista sulla piattaforma televisiva digitale terrestre (DVB-T) per i servizi di media radiofonici autorizzati alla prosecuzione nell’esercizio dell’attività di radiodiffusione sonora in tecnica analogica, che abbiano richiesto al Ministero l’autorizzazione per la fornitura di programmi radiofonici in tecnica digitale su frequenze terrestri, secondo le modalità di cui al citato articolo 3, comma 12, del Regolamento DAB”, sottolinea Madaro.

 

…ma anche nativi digitali nell’arco 700

“Partendo da tale premessa, nel Consiglio del 16/03/2023, è stato precisato che “l’articolo 3, comma 12 del Regolamento DTT possa essere interpretato estensivamente e, pertanto, che le autorizzazioni rilasciate ai sensi dell’articolo 3, commi da 1 a 8, del Regolamento DAB , costituiscano di fatto titolo per diffondere in simulcast su reti televisive terrestri, previa notifica al Ministero e presentazione di un’istanza per il rilascio di un LCN nell’arco di numerazione 701-799”.

 

Fornitori indipendenti equiparati ai concessionari

“Ciò significa che anche le autorizzazioni per la fornitura di programmi radiofonici numerici e programmi dati destinati alla diffusione in tecnica digitale su frequenze terrestri rilasciate in capo a soggetti non titolari di concessione radiofonica (c.d. fornitori indipendenti), costituiscono titolo idoneo per diffondere in simulcast su reti televisive terrestri”, evidenzia il senior partner di Consultmedia.

 

La procedura

“Ad ogni modo si evidenzia la necessità, come esplicitato dall’Autorità stessa, di presentare apposita istanza al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il rilascio di una numerazione LCN nell’ambito dell’ottavo arco di numerazione (arco LCN, cioè, da 701 a 799), unitamente alla notifica di trasmissione simultanea”, conclude Madaro.